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Cronaca

Jesi Flash Mob #città30subito per la sicurezza stradale e spazi a misura d’uomo

Si svolgerà domenica l’iniziativa nazionale che in città sarà coordinata da Legambiente, Wwf, Jesi Clean, Fiab Vallesina e Fondazione Michele Scarponi, strisce ciclo-pedonali umane negli attraversamenti pericolosi, appuntamento in via XXIV Maggio

di Tiziana Fenucci

Jesi, 23 febbraio 2023 – E’ fissato per domenica prossima, 26 febbraio, alle 11, in via XXIV Maggio, all’altezza dell’incrocio con via Marconi (foto in primo piano), il Flash Mob #Città30Subito.

Un’iniziativa che rientra nella campagna nazionale #Città 30, la città delle persone, promossa da Legambiente, Fiab, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Ancma, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo ed è condivisa con le associazioni locali e i cittadini che promuovono la sicurezza stradale nelle città.

«E’ ora che le città tornino a essere per le persone – ha spiegato Francesca Paolini, presidente del Circolo Legambiente Azzaruolo -. E’ ora di pensare a prendersi cura dei luoghi della socialità, degli spazi urbani da condividere con i cittadini, mentre oggi le città sembrano in mano alle corse delle automobili».

Francesca Paolini

A organizzare il Flash Mob a Jesi saranno proprio le associazioni ambientaliste della città: Legambiente Azzaruolo, Fiab, Wwf – Oasi di Ripa Bianca, Jesi Clean insieme alla Fondazione Michele Scarponi.

Quello di domenica sarà il primo appuntamento dell’iniziativa nazionale e si svolgerà in tutte le città italiane nella quali saranno organizzate strisce ciclo-pedonali umane per proteggere gli attraversamenti pericolosi.

L’incrocio tra via XXIV Maggio e via Marconi

I luoghi delle manifestazioni potranno essere scelti proprio in base alla pericolosità o alla frequenza degli incidenti che lì si sono verificati. Le associazioni locali sono invitate a mostrare anche cartelli che diano spiegazione dell’azione pacifica e potranno distribuire volantini o materiale informativo, consegnandoli anche agli automobilisti che passano.

«Ci incontreremo per organizzare insieme alle altre associazioni il Flash Mob di domenica – ha spiegato Francesca Paolini – la scelta del luogo è ricaduta su via XXIV Maggio perché è una via in cui purtroppo negli anni si sono verificati molti incidenti stradali. Ricordo che quando ero piccola una mia vicina di casa ha perso la vita proprio mentre attraversava quella strada travolta da un’auto».

«Ci sono diverse zone della città rischiose per i pedoni, perché le auto non rispettano i limiti di velocità e questo produce incidenti di vario genere. Il limite dei 30 km orari non è solo un limite di velocità ma rappresenta un cambiamento nello stile di vita: il rispetto degli spazi urbani pedonali, il rispetto della sicurezza stradale, della qualità di vita più a misura d’uomo e la diminuzione dell’inquinamento».

La tematica estremamente attuale delle Zone 30, è promossa anche dall’Amministrazione comunale che proprio poche settimane fa, il 17 gennaio, aveva presentato in un convegno aperto alla cittadinanza il progetto di zona 30 a Jesi, che comprenderà il perimetro tra via Gramsci – dagli ex locali della pizzeria 7° Cielo all’incrocio con viale Verdi – via Raffaello Sanzio, via Rossini, e un tratto di viale Verdi – dall’incrocio con via San Francesco all’incrocio con via Gramsci

Una zona che sarà oggetto di interventi infrastrutturali che porterebbero a un miglioramento della vivibilità degli spazi urbani, del traffico e della promozione della mobilità sostenibile. Un intervento urbano che si traduce nella riduzione dello spazio della carreggiata stradale dedicata alle auto in favore di spazi più ampi per la circolazione dei pedoni e delle bici, la creazione di isole pedonali, di rotatorie per la fluidità del trafficoampi marciapiedi e piste ciclabili, zebrature rialzate prima degli attraversamenti pedonali

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