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Cronaca

JESI Giampaoletti e il referendum bocciato: «Importante dare voce ai cittadini»

Il consigliere di minoranza interviene dopo il via libera del Consiglio comunale allo spostamento della fontana come da volontà di Morosetti

JESI, 1 dicembre 2020 – «Il sindaco Bacci non si smentisce mai»: esordisce così il consigliere del Gruppo Misto, Marco Giampaoletti, all’indomani della seduta del Consiglio comunale che ha bocciato la proposta referendaria avanzata da parte dell’opposizione e dato il via libera allo spostamento della fontana dei leoni, come da volontà testamentaria di Cassio Morosetti.

La fontana dei leoni con l’obelisco in Piazza Federico II

«Nel programma di mandato non è presente lo spostamento della fontana e di conseguenza la successiva sistemazione e adattamento della Piazza Federico II ma per Bacci è una decisione che può prendere il Consiglio – spiega Giampaoletti -. Tutto ciò per il lascito di un cittadino, Cassio Morosetti, nato a Jesi ma vissuto in altre parte d’italia per il resto della vita. A Jesi, su 40 mila abitanti, è conosciuto al massimo da 2-3 mila persone ma Bacci ha lasciato intendere nei suoi comunicati che “una parte molto sostanziale” della città sia d’accordo con lo spostamento».

Secondo il consigliere gli interventi anticipati con il “resto” della donazione, che consiste globalmente in due milioni di euro, non si sarebbero potuti realizzare senza il lascito.

«Si è parlato tanto del denaro rimanente dopo lo spostamento e la prima soluzione trovata dalla Giunta era che i soldi rimanenti dai lavori di spostamento venivano utilizzati per il Peba (abbattimento delle barriere architettoniche, ndr). Ma i cittadini e le associazioni si sono lamentanti considerando anche lo stesso Peba come uno strumento per far digerire la pillola. Ecco, quindi, che ha pensato di aggiungere la sistemazione del Teatro Moriconi, la casa culturale, il recupero della cisterna romana, la sistemazione dell’ascensore di accesso al Comune e, ciliegina sulla torta, il recupero di una statua sopra l’Arco del Magistrato».

»Queste, cari cittadini, sono tutte cose nel programma di mandato che senza questi soldi l’Amministrazione non sarebbe riuscita a mettere in atto. Ecco, quindi, l’uso a tutti i costi di questi soldi per poi dire, a fine mandato, di esserci riusciti».

Lavori in via Finlandia per il Centro Alzheimer

Con 800 mila euro, Morosetti ha finanziato il Centro Alzheimer di via Finlandia.

«Altra opera che doveva essere costruita con i fondi del bilancio comunale. Ora non viene votata la proposta di referendum che darebbe voce ai cittadini, con la scusa del tempo tecnico. Ma allora, invece del “carretto informativo” o gli incontri con esperti scelti per far conoscere la situazione, e poi per stilare una relazione quando avevano già espresso il loro parere favorevole, si potevano pensare altre forme di consultazione popolare, più veloci».

Giampaoletti ricorda che lo spostamento della fontana sarà “per sempre” e commenta con «le stesse parole che aveva scritto Bacci nei miei confronti: non merita considerazione alcuna una persona che, come il sindaco Bacci, fa il nuovo podestà della nostra città di Jesi. Ha firmato un patto con i cittadini, con un programma, e poi non lo mantiene visto che i soldi gli fanno comodo e così facendo sfuma la possibilità di dare i 2 milioni di euro in beneficenza alle tre fondazioni, di cui una nella nostra regione, la Lega del Filo d’oro, che ne hanno veramente bisogno». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

E conclude: «Il Sindaco si è sempre vantato che le sue Amministrazioni hanno sempre trovato la copertura per il sociale e per le persone che hanno più bisogno. Adesso, però, cambia tutto perché è una grande opportunità per la nostra città e non è possibile perdere questo lascito. La cosa più importatante è sistemare il centro storico visto che lui ci abita e portare a termine a tutti i costi ciò che ha scritto nel programma, a discapito di tutte le persone che ne hanno più bisogno ».

«L’ascolto di tutti  – sottolinea il consigliere comunale – per decidere insieme: soprattutto in questo caso era necessario trovare un modo per dare voce ai cittadini».

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(e.d.)

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