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Cronaca

JESI GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI, LA CARITAS PRESENTA IL NUOVO CENTRO D’ACCOGLIENZA

Convegno Caritas

All’ex Seminario religiosi e laici per seguire il convegno: “Misericordia: immagini, opere e parole per comprendere e vivere il Giubileo”

JESI, 30 gennaio 2016 – Un buffet multietnico incentrato su “vincisgrassi” marchigiani e “cous-cous” algerino ha chiuso la mattinata di oggi (30 gennaio) dedicata alle Comunicazioni Sociali promossa dalla Diocesi di Jesi; in una sala dell’ex Seminario di via Lorenzo Lotto si sono dati appuntamento alcuni religiosi e molti laici per seguire le iniziative incentrate sul tema: “Misericordia: immagini, opere e parole per comprendere e vivere il Giubileo”. Non solo, questo momento di confronto e riflessione era stato indetto anche per ricordare e celebrare la figura di San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti, presenti in buon numero nella sala.

I presenti, al termine dei vari interventi, hanno visitato la struttura destinata ad ospitare i servizi della Caritas Diocesana; costruzione nella quale sono stati realizzati degli spazi di accoglienza per persone e famiglie in difficoltà. Il complesso, infatti, dispone di una sala mensa capace di ospitare una quarantina di persone, alcune camere multiple dove possono trovare alloggio provvisorio una decina di donne e un paio di famiglie; il tutto per circa 16 posti letto.

E ritorniamo alla mattinata aperta da una preghiera comunitaria guidata dal vescovo, don Gerardo Rocconi e proseguita con vari interventi tra i quali segnaliamo quello emblematico di Asmae Dachan, una scrittrice di origine islamica professante la religione musulmana che ha tenuto una convinta ed interessante conversazione sul tema della Misericordia nell’Islam e nella tradizione coranica. In precedenza  don Corrado Magnani aveva guidato una conversazione sule parole della misericordi nel cristianesimo. È poi seguito l’intervento di Cecilia Curatolo, una 23enne di Mergo che ha illustrato ai presenti  il suo libro: “Non lo sapevo, ma lo stavo aspettando”; un viaggio alla ricerca della verità e dell’Altissimo.

La conclusione della giornata delle comunicazioni sociali è toccata al diacono Marco D’Aurizio, direttore della Caritas diocesana, che ha presentato i progetti realizzati e quelli in via di ultimazione, come, appunto, la nuova struttura. Tra i vari temi trattati quello dell’immigrazione, la creazione di una rete di informazione tra le 11 Caritas parrocchiali e quella diocesana, iniziative a sostegno del reddito come il pagamento di utenze. Per la Fondazione Padre Oscar sono in arrivo progetti di concessione di microcrediti, periodi di tirocinio formativo per chi non ha più lavoro, attivazione di voucher per lavori e tanto altro ancora. Fiori all’occhiello di questa Caritas diocesana sono: il progetto “mani di fata” che attualmente coinvolge alcune donne extracomunitarie nella realizzazione di ricami, gadget, borse ed altri oggetti apprezzati dalla gente; c’è poi “l’orto del sorriso”, un appezzamento di terreno di circa un ettaro dove alcuni giovani, jesini e stranieri, praticano una agricoltura biologica mettendo poi sul mercato quanto da loro stessi coltivato.

La mattinata, come detto, si è conclusa attorno ad un tavolo imbandito di tante leccornie.

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