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Cronaca

Jesi Gli rubano l’auto la ritrova a Cerignola ma deve pagare per riavere indietro i rottami

Il furto era avvenuto in via delle Setaiole in una notte di febbraio intorno alle 3, unica consolazione, «ho ritrovato il portachiavi fatto da mio figlio»

Jesi – Si è conclusa nel peggiore dei modi, del resto come aveva immaginato, la brutta avventura di uno jesino che lo scorso febbraio aveva denunciato il furto della sua auto, una Volkswagen Tiguan, furto avvenuto in via delle Setaiole, nella notte intorno alle 3.

Lunedì è stato contattato dalla Polizia di Cerignola, luogo dove è stata rinvenuto quel che resta della sua automobile, praticamente un rottame.

Oltre al danno anche la beffa, perchè sarà costretto a pagare la somma di 450 euro per recupero, traino e deposito a opera della Questura di Foggia, ed eventuale demolizione.

L’auto è stata portata al deposito e si pagano 8 euro al giorno + Iva «quindi devi decidere se riprenderla o lasciare a loro la rottamazione, il recupero l’ho affidato a una terza persona, io non ci metto piede in quella terra», afferma il proprietario che definire arrabbiato è un eufemismo.

La ricostruzione del furto

«In 8 minuti – racconta – i ladri hanno cambiato la centralina dell’auto, quella cioè che i malviventi hanno sostituito o rimappato per far accendere la macchina».

Grazie invece al box, più comunemente chiamato scatola nera, dell’assicurazione, e a questa centralina, Fabio, (nome di fantasia), è riuscito a risalire alla posizione della sua auto. Probabilmente essendo un modello recente e posizionato in un posto diverso dal solito, hanno avuto difficoltà e l’hanno disattivato solo una volta arrivati a destinazione.

«Con un po’ di conoscenze e varie telefonate ho cercato di capire, parlando anche con un rivenditore del posto, se l’intenzione dei ladri fosse stata quella di fare il cavallo di ritorno, chiedendomi cioè denaro per avere indietro l’auto, la mia auto ha 4 anni, un valore iniziale di circa 40.000 euro, oggi sul mercato ne varrebbe ancora 25-30 mila», afferma.

Fabio sin da subito aveva poche speranze di ritrovare la sua auto integra, «avevo denunciato il furto segnalando anche la posizione, l’orario di entrata e uscita dalla autostrada: avevano impiegato 4 ore per arrivare a destinazione, dopo la denuncia mi è arrivata anche la segnalazione da parte di un camionista, ora il ritrovamento».

«Sono esperti in materia, ti controllano nelle settimane prima, a conferma di questo il fatto che la sera del furto hanno fatto un tragitto più largo evitando così le telecamere del vicino di casa, conoscevano bene i percorsi, sono rapidi e non lasciano tracce, nemmeno un vetro in terra».

Furti di questo genere sono in aumento in tutto il centro Italia, «il deposito era strapieno», afferma.

In tutta questa brutta avventura l’unica cosa positiva, sottolinea, è che «ho ritrovato il portachiavi fatto da mio figlio».

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