Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI Il dirigente Fabrizi: «Anche la nostra scuola baluardo anti-Covid»

Il preside dell’Istituto comprensivo “Federico II” plaude all’impegno di docenti e personale Ata e ne sottolinea il ruolo fondamentale 

JESI, 14 ottobre 2020Situazione complessa e delicata quella che si trovano ad affrontare le scuole per via dell’emergenza sanitaria.

La scuola media Federico II

In città sono diverse le classi in quarantena, per le quali è stata avviata la didattica a distanza, alcune già rientrate a scuola come quella del Liceo Classico e dell’Iss Galilei, altre il cui ritorno sui banchi è previsto per la prossima settimana.

Ne abbiamo parlato con Massimo Fabrizi, dirigente dell’istituto comprensivo Federico II di Jesi (foto in primo piano).

Qual è al momento la situazione nell’istituto? «Sono quattro le classi in quarantena, cui si è aggiunta proprio ieri un’altra sezione dell’infanzia la Giraffa – spiega – . Diversi ragazzini hanno fatto il tampone per il Covid-19, risultato negativo: questo fa ben sperare. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”266703″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Confrontandoci con l’Asur, con cui siamo costantemente in contatto, è emerso che le misure stringenti del protocollo scolastico tengono. I casi evidenziati, infatti, vengono dall’esterno quindi non c’è una trasmissione interna alla scuola».

Dopo che una persona risulta positiva qual è l’iter? 

La scuola Garibaldi

«Quando un tampone risulta positivo, l’Asur ci contatta immediatamente e noi forniamo dati relativi alla classe dove si è manifestato il caso, quindi assenze e presenze nell’arco di 15 giorni per tracciare eventuali contatti che il positivo può avere avuto con altri ragazzi. L’Asur poi analizza i dati e detta il protocollo che viene messo in atto per alunni, famiglie e docenti. Gli insegnanti possono fare il tampone, che deve risultare ovviamente negativo, oppure potrebbero aver avuto un contatto non diretto con i soggetti interessati. Una volta che la classe è in quarantena parte subito la didattica a distanza».

 

Un momento non semplice per la scuola, lei ha ringraziato per il lavoro che tutti stanno facendo

«Non è semplice affrontare una situazione come questa, invece il sistema ha tenuto e i docenti hanno fatto il loro lavoro, puntualmente. Il personale Ata lavora incessantemente, nessuno si è fatto intimorire. Quello della scuola è un lavoro importante anche sul territorio: stiamo intercettando i casi, in collaborazione con l’Asur, e stiamo facendo da filtro nel quartiere, a livello cittadino. Siamo una sorta di “piccola trincea”, dobbiamo resistere».

Eleonora Dottori

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News