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Jesi Il nuovo Ponte San Carlo e la solidarietà del volontariato

«Noi dell’Anffas crediamo che la demolizione metta la città intera in una situazione (temporanea, per fortuna) di fragilità»

Jesi, 26 ottobre 2022 – Lunedì 24 ottobre si è svolto un incontro importante tra i cittadini del quartiere Minonna e l’Amministrazione comunale per avviare una discussione partecipata sul prossimo inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione del Ponte San Carlo e le sue implicazioni sulla vita quotidiana delle persone.

Come Anffas Jesi (associazione che da più di 30 anni si occupa delle persone che a vario titolo noi amiamo definire fragili, forse le più fragili)  vorremmo “partecipare” alcune riflessioni in merito.

La vicenda del Ponte San Carlo evidenzia, per ora il linea teorica, l’importanza rilevantissima  di un ponte: cioè di una infrastruttura che lega le parti di un territorio, le sue funzioni vitali, le relazioni economiche, sociali, culturali.

La mancanza del ponte per un periodo non breve porta con sé implicazioni importanti che in parte possono essere previste e in parte, però, non possono esserlo.          

Noi crediamo che – seguendo la logica della fragilità che ci ha sempre guidato non sia soltanto un problema dei cittadini del quartiere Minonna, ma anche della città intera: cioè non solo di una parte, ma anche del tutto. 

Non avere un passaggio a disposizione creerà disagi (al plurale) e secondo il nostro punto di vista sarebbe opportuno che ogni discorso sulla partecipazione sia allargato a tutta la città, nella sua interezza, per recuperare una dimensione solidale comunitaria. E non si tratta solo di trasporti, di servizi, di tempi allungati, di costi aumentati, di tempi dilatati, etc. 

Crediamo pure che il mondo del volontariato, nelle sue forme così vivaci e pulsanti, possa svolgere un ruolo significativo. Per  questo ci sentiamo di rivolgere alle associazioni un invito a farsi parti attive, partecipando da protagoniste ad un processo di collaborazione, solidaristico, aperto alle proposte integrative con gli interventi delle istituzioni, portando magari idee creative come il volontariato spesso è capace di trovare.

Noi dell’Anffas crediamo che la demolizione del Ponte San Carlo metta la città intera in una situazione (temporanea, per fortuna) di fragilità.

Siamo altresì convinti che nel prendersi cura di questa fragilità è possibile trovare le soluzioni migliori sia per alleviare i disagi, sia per attivare soluzioni nuove e originali, utili al futuro di Jesi, nel suo complessivo dinamico sviluppo integrato. 

E solidaristico, aggiungiamo noi dell’Anffas, certi che la solidarietà sia un valore aggiunto di civiltà.

Antonio Massacci

Presidente Anffas Jesi

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