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JESI IN CONSIGLIO OSSERVAZIONI DEL COORDINAMENTO “NO TORRE ERAP”

Torre Erap scritte sindaco

E il Meetup Spazio Libero: «Il sindaco Bacci è riuscito nell’impresa di fare peggio del suo predecessore Belcecchi»

JESI, 26 settembre 2019 – Oggi, in occasione del Consiglio comunale si discuteranno le osservazioni alla variante del piano regolatore presentate da alcuni componenti del CoordinamentoNo Torre Erap”.

Tra le questioni evidenziate ci sono la sopravvivenza della palestra Carbonari e del Centro sociale, nonché il verde pubblico della zona di via Tessitori: una scelta urbanistica incongrua, si legge nelle osservazioni, contraddittoria e contro l’interesse pubblico che rischia di provocare danni urbanistici.

Disegno del progetto Torre Erap

«Già attualmente l’assetto non soddisfa le necessità dei residenti – si legge -. Ciò risulterà aggravato dal traffico e dalle soste connesse alla realizzazione del nuovo edificio».

Questioni che saranno discusse dall’assise cittadina alla quale sarà sottoposta anche una proposta di delibera che ne chiede il rigetto. La proposta è quella di non accogliere tali osservazioni e adottare definitivamente la variante parziale al Piano regolatore. La questione del Campo Boario è seguita anche dal Meetup Spazio Libero: «Chi amministra ritiene che una tale operazione vada a “incrementare l’offerta di alloggi a canone concordato. Di conseguenza risulta evidente l’interesse pubblico”. Curioso che nel più complesso e articolato piano di edilizia pubblica, Erap e Comune abbiano contrattato su tutte le aree di recupero a disposizione (ex Carcerette, Via S. Pietro Martire, Chiostro s. Agostino…), ma non su quella più inopportuna e dannosa di nuova edificazione».Torre Erap

Il Meetup evidenzia come: «La Torre Erap poco abbia a che fare con la pur legittima richiesta di case a canone agevolato, molto abbia invece a che vedere con il finanziamento delle spese di mantenimento dalla Stu
(Società di Trasformazione Urbana), il gioiello megagalattico dell’Amministrazione Belcecchi-Olivi».

«Questa difesa della torre conferma l’accanimento con cui il sindaco Bacci ne persegue da anni la costruzione, e non dimentichiamolo, nel quartiere notoriamente più popoloso di Jesi e, cosa ancora più grave, senza neppure avere il coraggio di assumersene la responsabilità politica. Nei fatti il “civico” primo cittadino è riuscito nell’impresa di fare peggio del suo predecessore. Una singolare ed inquietante continuità».

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