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Cronaca

JESI INCIDENTE: TRAFFICO IN TILT IN VIALE CAVALLOTTI, BUS RISCHIA DI SALTARE UNA CORSA

inci3JESI, 29 settembre 2016 – Uno stop non rispettato la causa dell’incidente di stamattina, avvenuto intorno alle 9.45, all’incrocio tra viale Cavallotti e viale della Vittoria, punto molto caldo del traffico cittadino.

Solo danni ai due automezzi, fortunatamente, un furgone Opel Combo, che viaggiava in direzione dell’arco Clementino, condotto da un uomo, e una Citroën C3, condotta da una ragazza, diretta verso via Cupramontana e, quindi, zona asse sud.inci4

L’incidente, però, ha causato rallentamenti e disagi, anche se solo per una mezz’ora, al traffico veicolare, in quanto le due auto incidentate impedivano il passaggio, allo stop, all’autobus 51 della linea cittadina.

Così tutti coloro che da viale Cavallotti erano diretti verso il centro o dovevano svoltare in via Cupramontana, trovando l’ostacolo dell’autobus, erano costretti a fare retromarcia e tornarsene indietro.

Qualcuno più intraprendente è salito con l’auto sul marciapiede e, in pochi attimi, ha saltato l’ostacolo. Non così per un’ambulanza della Croce Gialla che giungeva a sirene spiegate. Ha dovuto immettersi, con le dovute cautele, sulla corsia di marcia in senso contrario, per potere proseguire la sua corsa.inci1

L’autobus avrebbe dovuto stare fermo una decina di minuti, ci ha detto la autista, alla fine della corsa, ma se le cose fossero andate avanti ancora per un po’ sarebbe stato costretto a saltare la successiva.

Visto l’ingorgo che si stava creando, i due automobilisti, l’uomo e la ragazza, espletate tutte le fasi di rito tra di loro, in merito all’incidente, hanno pensato bene di spostare i due mezzi.inci5

L’utilitaria, benché con il cofano ammaccato e

leggermente sollevato, ce l’ha fatta da sola a rimettersi in moto e liberare la strada, per il furgone, preso sulla ruota anteriore sinistra, invece, c’è stato bisogno di una spinta a mano.

Solo in questo modo la circolazione veicolare è potuta riprendere normalmente verso le 10.15, consentendo all’autobus di poter ripartire e, a sua volta, liberare lo stop.

(p.n.)

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