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Cronaca

JESI La cultura ricorda Armando Ginesi: «Quante stelle e quanti angeli in festa ad averlo con loro»

«Grandissima perdita per il mondo dell’arte, una persona genuina, attenta a ogni aspetto sociale, sempre aperta al dialogo e un punto di riferimento culturale e artistico»

JESI, 14 marzo 2022 – Con grande nostalgia Andrea Marconi, noto e apprezzato artista marchigiano, ricorda il professor Armando Ginesi, scomparso ieri.

Andrea Marconi

«Con molto dispiacere e con il sapore indimenticabile di alcuni incontri passati il ricordo di Armando rimarrà quello di una tra le persone più intellettualmente valide, competenti e sagge che io abbia conosciuto, lontano dai piccoli palcoscenici e vicino ai grandi della storia. Una grande mancanza per il nostro patrimonio culturale».

Non è da meno Domenico Gioia nel 2000 a capo di Noi Cultura validissima agenzia d’arte che si avvaleva della supervisione del professore.

Domenico Gioia

«La scomparsa di Armando Ginesi è una grandissima perdita per il mondo dell’arte marchigiano. Sicuramente senza di lui l’arte nelle Marche non sarebbe quella che è. Grazie al suo intuito scoprì e lanciò artisti poi divenuti importanti nel panorama artistico italiano. A lui si devono mostre antologiche e importanti trattati sull’arte contemporanea del secondo 900, non solo nelle Marche ma anche in ambiti esteri come la Federazuone Russa, della quale divenne Console OnorarioAmava le Marche e il suo territorio. Seppur a volte critica, la sua insuperabile penna riusciva a dipingere storie e situazioni estremamente coinvolgenti, portando con un linguaggio comprensibile a tutti l’arte anche più complessa alla portata di chiunque».

Juri Lorenzetti

Juri Lorenzetti racconta come «Armando era una persona genuina, attenta a ogni aspetto sociale, sempre aperta al dialogo e un punto di riferimento culturale e artistico. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di scambiarci opinioni e pareri. Un intellettuale rigoroso e acuto, ma dai modi semplici e amichevoli. Una grande perdita culturale per questa regione e per Jesi».

Carlo Cecchi

Carlo Cecchi così ne parla: «La cultura italiana ha perso un grande intellettuale e critico d’arte. Un uomo che ha sempre contribuito in modo esemplare al diffondersi della cultura artistica nelle Marche e a livello nazionale e internazionale. È un forte dolore per me apprendere la notizia della sua morte perché tutti noi artisti dobbiamo il nostro lavoro a lui, in particolare io che ho scelto di intraprendere questo lavoro conoscendolo e lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per me».

Maria Teresa Chechile affida un messaggio rivolto al professore.

Armando Ginesi e Maria Teresa Chechile

«Che scherzo è questo prof, dovevamo vederci la settimana prossima… Resta una promessa scritta su un cellulare. Se ne è andato così? Non  riesco a crederci. La sua vita, le sue opere e la sua straordinaria umanità restano a esempio per molti, per tutti. Perché lei ha rafforzato in me la parola e l’azione più bella di tutta la nostra esistenza: l’amore». 

«Amare il prossimo e darsi per il prossimo. Ciò che mi mancherà saranno le nostre chiacchierate senza tempo e soprattutto duttili. Mi mancherà la sua ironia fatta di passione e ciò che ci accomunava: vivere di passioni. Quanti pensieri espressi e quanti resteranno lì, guardinghi, a dare senso alla nostra esistenza. Mi mancherà perché il suo sapere era per tutti. Mi diceva “vai avanti perché, oltre le gelosie e le invidie, ciò che vale prima o poi viene fuori” . Mi ha insegnato ancor di più a non mollare. Chi molla fugge, chi fugge non ha mai vissuto. Lei ha curato e fatto una prefazione alla mia opera prima Pensieri Fugaci. Ci eravamo detti che i pensieri sono l’espressione dell’anima. Oggi la sua anima si riconcilia a quel mondo sovrannaturale. Chissà quante stelle e quanti angeli faranno festa ad averla con loro. Noi quaggiù perdiamo un grande uomo di cultura e di bontà».

Cristina Amici degli Elci

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