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JESI LA FOTOGRAFA RIVOLUZIONARIA: TINA MODOTTI IN MOSTRA A PALAZZO BISACCIONI

mostra tina modotti jesi

Inaugurazione venerdì 12 aprile: rimarrà aperta sino al primo settembre

JESI, 10 aprile 2019 – Una mostra dedicata a Tina Modotti, la fotografa rivoluzionaria, sarà inaugurata venerdì 12 aprile a Palazzo Bisaccioni. Sessanta scatti dell’artista, di origini friulane, per una esposizione che rimarrà visitabile fino al 1 settembre.

L’inaugurazione della mostra, ore 18, rientra nell’ambito delle celebrazioni per i 25 anni della nascita della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Le fotografie provengono dalla Galerie Bilderwel di Berlino, l’esposizione jesina è curata da Reinhard Schultz, il progetto espositivo di Francesca Macera. L’esposizione ripercorre le vicende biografiche dell’artista: sei le tappe proposte al visitatore che conoscerà i luoghi della vita di Tina Modotti, le sue origini e la famiglia, gli amici, gli amanti.

mostra tina modotti jesiNata a Udine nel  1896, l’artista emigra da giovanissima negli Stati Uniti: arriva con un piroscafo diretto verso la California, insieme al padre e alla sorella. Conosce il pittore Roubaix de l’Abrie Richey, soprannominato “Robo“, e diventa sua moglie (prima sezione della mostra). In America Tina Modotti inizia una carriera da attrice ma l’esperienza hollywoodiana sarà breve (seconda sezione).

Unico documento rimasto delle pellicole che la vedono protagonista è The Tiger’s Coat del 1920 diretto Roy Clements. Il film sarà proiettato integralmente alla mostra. Conosce il fotografo statunitense Edward Weston  (terza sezione) e intreccia una appassionante storia d’amore, oltre che un forte legame professionale. Si trasferisce poi in Messico dove raggiunge l’apice della carriera di fotografa.

Proprio al Messico è dedicata la quarta sezione della mostra: Tina inizia a seguire con passione le vicende politiche e culturali che animavano il Messico negli anni Venti. Nel 1929 la sua personale “La prima mostra fotografica rivoluzionaria in Messico” la consacra al grande pubblico. La quinta sezione è dedicata agli amici: conobbe molti membri del Partito Comunista messicano, con i quali ha avuto relazione sentimentali, tra questi anche la celeberrima Frida Kahlo.

Sulle due donne è stato realizzato un documentario nel 1984. L’ultima tappa della mostra è dedicata all’esilio e al suo impegno politico. Costretta ad esiliare dal Messico, Tina Modotti si sposta in Russia, in Francia e in Spagna, seguendo sempre l’attività politica. Morirà nel 1942 a Città del Messico in circostanze misteriose, dentro ad un taxi che la stava riportando a casa.

Tina Modotti è una delle più grandi fotografe del Novecento. È riuscita a distinguersi in settori, come la fotografia e il fotoreportage, fino a quel momento prettamente maschili.

(e.d.)

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