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Jesi La Madonna di Loreto in pellegrinaggio: il reportage di un viaggio

La terza tappa in 30 foto: a Palazzo dei Convegni la mostra fotografica di Eugenio Rabboni e Gabriele D’Ascanio 

Jesi – Quasi 600 miglia nautiche in kayak, 350 km in bicicletta e due effigi della Madonna nera di Loreto nello zaino perché l’Italia si stringa dentro il suo abbraccio, da nord a sud, da est a ovest.

Con la terza tappa, Loreto – Trieste e poi Ostia – Ventimiglia a bordo di una canoa di 3 metri, si è compiuta la missione di Roberto Rabboni: un pellegrinaggio contemporaneo per terra e soprattutto per mare iniziato nel 2014 tra Loreto e Città del Vaticano, proseguito nel 2017 alla volta di Lampedusa – terra promessa, terra dimenticata – per riunire la penisola sotto lo sguardo della Maria Lauretana, protettrice dei pellegrini dal 1920

A raccontarci questo viaggio: i diversi volti dell’Italia, quelli della sua cristianità e dei suoi molti mari, ci vengono in aiuto gli occhi – e gli obiettivi – voraci, attenti di Eugenio Rabboni e Gabriele D’Ascanio. Studente di graphic design il primo, di informazione, media e pubblicità il secondo, la comune passione per la fotografia li ha spinti a rincorrere, tra il 15 luglio e il 17 agosto, la canoa biposto di Roberto per impressionare sulla pellicola l’essenza ultima di questo terzo atto.

Ciò che ne è emerso è un reportage di 30 scatti in analogico e digitale, una topografia del viaggio in cui le connessioni – quelle tra i volti, i luoghi, le comunità – fungono da lente attraverso cui guardare a un pezzo di cristianità che si racconta. 

«Ho incontrato Roberto una sera di diversi mesi fa: sapevo dei suoi precedenti pellegrinaggi ma quando mi ha parlato di quest’ultima tappa ho subito pensato che fosse importante raccontarla, lasciarne traccia», spiega Eugenio Rabboni.

«Io e Gabriele ci siamo messi in macchina, rullini alla mano, e abbiamo preso parte a questa avventura da osservatori esterni, dormendo dove capitava, tra conventi e leghe navali». 

«Fondamentale – prosegue – è stato il supporto tecnico del nostro collaboratore, Samuele Paolinelli. Abbiamo cercato di costruire un racconto multifocale, il più oggettivo possibile, lasciando che le immagini restituissero – attraverso il loro ineguagliabile potere narrativo – la profondità di questa esperienza anche a chi, guardandole, avesse assunto un punto di vista essenzialmente laico». 

Da oggi fino a lunedì 11 settembre, dalle ore 17 alle 23, la mostra fotografica “La Madonna di Loreto in pellegrinaggio, documentando un viaggio di connessioni” sarà esposta presso Palazzo dei Convegni – Corso Giacomo Matteotti 19. 

La Terza Tappa: il percorso

Roberto Rabboni è insegnante di educazione fisica e di yoga, allenatore e proprietario, insieme alla moglie Catia, della Nuova Palestra Paradiso di Chiaravalle.

Il 24 giugno scorso è partito in bicicletta dalla parrocchia di Santa Maria in Castagnola alla volta della Basilica di Loreto, dove ha ricevuto, benedette, le due immagini destinate a Trieste e Ventimiglia.

Poi il 15 luglio la partenza da Marina di Montemarciano: circa dieci giorni di navigazione lungo la costa est in direzione Trieste, quindi la consegna della Vergine e il ritorno a casa in automobile. 

Il 27 luglio ha avuto avvio il “secondo tempo” del viaggio: 290 km di bike verso la spiaggia di Passoscuro (Roma), da cui è partito il kayak per l’ultimo tratto di canoa, alla volta di Ventimiglia.

Scrive Roberto Rabboni: «L’ idea di raggiungere Trieste e Ventimiglia nasce dal fatto di completare quello che ci sembra un percorso iniziato con i pellegrinaggi precedenti. L’intenzione è quella di far percorrere a questa immagine il resto delle coste italiane, per far sì che l’abbraccio amorevole e la protezione di Maria possano coprire tutta l’Italia».

Il pellegrinaggio di Roberto Rabboni è stato realizzato grazie alla collaborazione delle parrocchie di Chiaravalle e Marina di Montemarciano e sostenuto, tra gli altri, dal Panathlon Club di Jesi. 

(foto di Gabriele D’Ascanio ed Eugenio Rabboni)

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