Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI L’AMAREZZA DEL CAMPER CLUB, LA BUROCRAZIA BLOCCA IL PROGETTO DELLE PIAZZOLE DI SOSTA PER I FAMILIARI DEI DEGENTI

Per il progetto assistenza ai degenti occorrerebbero due piazzole di sosta al "Carlo Urbani"

Per il progetto assistenza ai degenti occorrerebbero due piazzole di sosta al “Carlo Urbani”

Nella foto (da sinistra), il presidente Pietro Biondi e il vice Stefano Ferretti

Nella foto (da sinistra), il presidente Pietro Biondi e il vice Stefano Ferretti

La competenza del Comune arriva sino ad un certo punto, la zona è di pertinenza dell’ospedale

La competenza del Comune arriva sino ad un certo punto, la zona è di pertinenza dell’ospedale

JESI, 11 dicembre 2015 – Il progetto lo porterà avanti ugualmente, con più ostinazione di prima, Pietro Biondi, presidente del Camper Club Vallesina Plein Air. Anche se «in questo momento sono arrabbiatissimo perché nessuno, in Comune, ha voluto darmi ascolto. Solo parole e rimbalzo di responsabilità e competenze».

Stiamo parlando del progetto assistenza ai degenti che, come circa un mese fa avevamo anticipato, ha la finalità di mettere in condizione chi ha un ammalato ricoverato all’ospedale “Carlo Urbani” di poter usufruire di un’apposita piazzola – ne servirebbero almeno due, fornite di allaccio elettrico – per far sostare il proprio camper.

«Tre minuti, non di più. Questo il tempo che mi ha concesso l’assessore ai lavori pubblici, Mario Bucci. Tre minuti per dirmi che lui non c’entrava niente con tutto questo. La competenza del Comune arriva sino ad un certo punto, la zona è di pertinenza dell’ospedale. È  lì che devo andare. Ma all’ospedale, sentito anche lo Iom, che a suo tempo aveva inoltrato la stessa richiesta, ci avevano indirizzato al Comune…».

Biondi, che già da tempo segue con passione questa sua idea di pratica utilità e di sostegno ai familiari  che intendono assistere i loro ammalati, si è visto crollare un po’ il mondo addosso perché «è sempre difficile trovare qualcuno disposto a darti una mano. Qui in Comune ho girato parecchio, da una porta all’altra, senza risultato alcuno. Mettiamo pure che la competenza non sia loro, cosa costa farsi leggero carico di una iniziativa meritoria come questa perché possa andare a buon fine?».

Tanto è vero che «all’assessore ho risposto che non credevo a quello che mi stava dicendo. Sa cosa mi ha ribattuto? Che me lo metteva per iscritto quanto andava sostenendo. E mi ha lasciato il suo biglietto da visita».

Magra soddisfazione.

([email protected])

(foto CriCo)

News