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JESI Le candidate jesine, ringraziamenti e riflessioni

Fatti i giochi per le elezioni regionali, nessuna di loro ce l’ha fatta, è tempo anche di rivolgersi agli elettori e fare alcune considerazioni

JESI, 23 settembre 2020 – La campagna elettorale è finita ed è tempo di ringraziamenti e pensieri. Le cinque donne jesine candidate per le elezioni regionali  si rivolgono a elettori ed elettrici per il sostegno dato.

Nessuna di loro è riuscita ad entrare in Consiglio regionale ma subito dopo l’esito del voto si sono rivolte a quanti le hanno sostenute.

«Grazie di cuore a tutti i collaboratori, i simpatizzanti, alla Lega e a tutti quelli che hanno lavorato e supportato la mia campagna elettorale – fa sapere Lindita Elezi, rimasta fuori per un soffio con 612 preferenze a Jesi su 1.466 totali -. Ci abbiamo creduto sino alla fine, perchè Jesi e la Vallesina si meritano una rappresentanza politica regionale che abbia voglia di cambiare pagina. Tutto questo grande sforzo non è bastato per ottenere l’obiettivo sperato, che abbiamo mancato per poco. A tutti invio un grande ringraziamento. Continueremo ad impegnarci per una politica diversa a favore della nostra città».

«Ringrazio le famiglie, le persone e quanti hanno contribuito al mio piccolo successo e ricordo che ogni costruzione di percorso di vita si fa insieme, mi congedo da questa bella avventura politica delle regionali Marche 2020 – le parole di Maria Teresa Chechile, 52 preferenze a Jesi su 142 totali, candidata con il Partito Socialista Italiano all’interno della lista Psi – Italia Viva – Demos – Civici Marche -. Un grande esempio di nuove strade da percorrere, diversi linguaggi espressivi e la fattibilità delle stesse può e deve essere attuata e sempre all’insegna di quell’unico intento: il bene comune. Ringrazio Jesi per aver risposto in modo esemplare. Non dimentichiamo mai che solo attraverso la cultura si può fare bene e meglio. Abbiamone cura di questa terra e di questo nostro essere. Talvolta avvinto, altre volte avvincente. La vita è una meravigliosa finestra che si apre al mondo. Grazie».

Paola Belardinelli, candidata con Movimento per le Marche, ha ottenuto 29 preferenze a Jesi su 44 totali: «È stata una bella esperienza, sono molto soddisfatta, anche perché la mia lista sosteneva il nuovo presidente Acquaroli che ha vinto. Una bella esperienza perché in politica ci ho messo la faccia, anche se ho sempre seguito stando dietro le quinte. Mi sono candidata come repubblicana iscritta alla sezione di Jesi X Marzo».

Anna Virginia Vincenzoni per Il Centro ha ottenuto 12 preferenze a Jesi e 23 in totale: «È stata una stimolante esperienza e un arricchimento, sono molto contenta e ringrazio le persone che mi hanno votato sia a Jesi che nella Vallesina. Un grazie enorme a tutti».

Silvia Gregori, 86 preferenze totali di cui 50 a Jesi: «Un dato quello del risultato elettorale deludente e pessimo di cui mi assumo in parte la responsabilità che indica chiaramente qual è il posizionamento di Forza Italia in provincia di Ancona e nella nostra città. Prima esperienza candidata con Forza Italia di cui faccio parte da due anni, pur ringraziando chi mi ha votato, il consenso locale non si è visto ed è venuto a mancare sicuramente perché siamo stati fagocitati dalla Lega e da Fratelli d’Italia esprimendo una percentuale di voto del 3.8%. In ogni caso la mia candidatura nasce per dare un primo segnale alla volontà di dare vita alla nuova ricostruzione del partito non certo dettata dall’intenzione di vincere in questa tornata elettorale».

«Tutti sanno infatti che nella provincia di Ancona, per come è stato ridotto il partito in questi ultimi 8-10 anni, al massimo in queste elezioni sarebbe potuto uscire eletto il capolista Daniele Silvetti senza false speranze per un secondo seggio. Il mio impegno partecipativo dunque si è limitato, senza un dispiego di risorse ingente, esclusivamente al tempo, proprio perché non avevo preso in considerazione nessuna possibilità di farcela. Ma il vero obiettivo è stato ed ben altro e cioè cercare di coinvolgere quanti più possibile hanno fatto la storia di Forza Italia in zona e che ora non partecipano più alla vita del partito, persone come Silvio Agnetti ad esempio e Gianni Montali, storici consiglieri che sarebbero sicuramente un valore aggiunto e determinanti per il futuro e donne come Ilaria Forconi, competenti e battagliere, che è stata al mio fianco in questa campagna elettorale. Sì, perché ad oggi il partito rischia la consunzione se non emergerà una figura carismatica in grado di raccogliere l’eredità del suo storico leader che ancora ha il suo peso, sono infatti convinta che non basti rimescolare le carte con nuovi dirigenti o nuove nomine ma guardare al futuro con obbiettività. Personalmente è quello che mi aspetto da qui alla fine del mio mandato come consigliere comunale».

(e.d.)

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