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Jesi Liste di attesa Umee, «i tempi resteranno lunghi»

Il Gruppo Jesiamo ritorna sulla propria proposta, non approvata in Consiglio comunale, di rivolgersi ai centri privati, convenzionati con la Regione, per accelerare le tempistiche di diagnosi delle patologie dei bambini, segnalate da scuola e famiglie

Jesi – Le liste di attesa per una osservazione presso la Umee della nostra Ast per i bambini/ragazzi che vengono inviati o dalla scuola, o dai pediatri o dagli stessi genitori sono sostanzialmente simili a quelle delle altre Ast vicine per il semplice fatto che la carenza di personale sanitario (neuropsichiatra infantile, psicologi, logopedisti, neuropsicomotricisti) investe i servizi in tutto il territorio della nostra regione.


Non risponde a verità, come è stato detto da alcuni consiglieri comunali di maggioranza, che gli utenti di Jesi e Comuni dell’Ambito territoriale IX possono essere presi in carico da Umee diverse da quella del territorio di competenza: se è successo, può essere dipeso solo da situazioni emergenziali.

Anche nel caso in cui i bambini/ragazzi si rivolgono all’ospedale di Fano (Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile) o all’ospedale Salesi di Ancona, essi devono comunque essere sottoposti a ulteriore osservazione da parte della Umee di Jesi.


E’ invece un dato di fatto che i centri privati convenzionati (parte integrante del Servizio sanitario nazionale come stabilito dalla Legge) hanno nel tempo sopperito alle difficoltà delle Umee territoriali, da sempre con personale ridotto all’osso: tenuto conto che il problema di nuove assunzioni da parte del Sistema sanitario nazionale non sarà di rapida soluzione, almeno sino a quando non si andrà a togliere o rimodulare il cosiddetto “tetto di spesa del personale”, appare singolare che i consiglieri di maggioranza abbiano rifiutato di accogliere l’emendamento del Gruppo JesiAmo volto a dare una soluzione transitoria alla questione delle liste di attesa presso le Umee.


È stato detto: è una decisione di tipo politico. A noi sembra più una posizione di tipo ideologico, e soprattutto una posizione che non fa fare un passo avanti al problema.

In attesa che lo Stato centrale permetta alla Regione di rifinanziare la spesa per il personale, e dunque rimpolpare gli organici delle Umee, non sarebbe più ragionevole consentire a chi ne ha bisogno di rivolgersi ai centri privati che insistono sul territorio e che hanno convenzioni con la Regione? A noi sembra di sì!


Così, come legittimo, non la pensa la maggioranza di governo (Jesi in Comune e Pd, ed altri) a Jesi, con il risultato che per una osservazione Umee i bambini, a seconda della maggiore o minore severità della loro condizione, continueranno ad attendere mesi, a volte anni, prima di essere sottoposti a visita con conseguenze negative per la loro vita scolastica.

E ciò è proprio ingiusto! A rimetterci di più sono peraltro i bambini di famiglie meno abbienti, mentre quelle con più capacità di spesa, per arrivare ad una valutazione di eventuali Disturbi di apprendimento dei loro figli, si rivolgeranno ai centri privati accreditati e non convenzionati.

Ma che razza di sinistra è quella che governa a Jesi?

Jesiamo

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