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Cronaca

Jesi Look “digitale” per Piazza Federico II, l’App fa i capricci ma poi tutto funziona

Presentata stamattina nell’ambito del DigitalEducationOnTour, qualche bizza del server non ne ha permesso l’utilizzo, tutto funzionante dal pomeriggio, 5 percorsi virtuali negli edifici storici che vi si affacciano

Jesi – Jesi diventa modello virtuoso nell’uso delle applicazioni tecnologiche alle realtà culturali e museali della città grazie alle esperienze in ambito digitale sviluppate nella rete museale cittadina, tra cui l’App JeSquare, realizzata appositamente per Piazza Federico II, presentata stamattina nell’ambito dell’iniziativa DigitalEducationOnTour, promossa da Fondazione Marche Cultura insieme a Politecnica delle Marche e Icom Marche, alla scoperta dei progetti digitali realizzati nei musei marchigiani.

Ora bisognerà testarla sugli utenti e capire se di facile fruibilità e adatta a qualsiasi tipo di dispositivo cellulare, stamattina qualche bizza del server non ne ha permesso di testarne l’utilizzo.

La nuova App, dal costo di 50 mila euro, progettata dall’Università Politecnica delle Marche, nell’ambito dei fondi previsti per la riqualificazione dell’intera piazza, permetterà ai visitatori di compiere un tour virtuale tra le bellezze storiche, architettoniche e artistiche della città, a partire dagli edifici che si affacciano sulla piazza. Ognuno dei quali vanta una storia e particolarità che condurranno il visitatore in un percorso alla scoperta delle opere d’arte dislocate nel centro storico.

Renato Angeloni presenta App JeSquare

A presentare le funzionalità dell’App, Renato Angeloni referente del progetto per l’Università Politecnica delle Marche e Romina Quarchioni responsabile della rete dei Musei civici di Jesi, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale.

«L’App è stata pensata per un luogo caratteristico della città – ha spiegato Renato Angeloni – importante non solo per i palazzi storici presenti ma anche per il valore della piazza stessa, conosciuta come il luogo di nascita dell’imperatore Federico II. E’ proprio da qui che abbiamo sviluppato il tour virtuale a partire da un Totem situato a lato della piazza e da cui si ha la possibilità di accedere, attraverso un Qr Code, a 5 percorsi tematici: Percorso Giallo – Piazza di Storia, Percorso Rosso – Piazza d’Arte, Percorso Verde – Piazza di Fede, Percorso Blu – Piazza di Governo, Percorso Viola – Piazza di Comunità».

La mappa con i percorsi

«Ognuno di questi è caratterizzato da varie tappe fisicamente rappresentate dalle formelle quadrate bianche, disposte sulla pavimentazione della piazza e su cui in base alle indicazioni dell’App ci si dovrà spostare per accedere alla tappa successiva. Grazie alla geolocalizzazione infatti, l’utente agganciato dall’applicazione tramite il Gps, sarà guidato nello spostamento in base alle frecce sulla mappa della piazza che compariranno sullo schermo del telefono».

Il Totem da cui accedere al servizio

«Tutti i percorsi sono collegati al racconto degli edifici che circondano la piazza e invitano l’utente a entrare a visitarli laddove è possibile, fornendo informazioni e immagini su cosa vedere all’interno, oppure visualizzando scorci di stanze e opere visitabili solo virtualmente, laddove l’edificio non sia accessibile al pubblico, come nel caso delle stanze del Palazzo Vescovile», ha aggiunto Renato Angeloni.

I contenuti fruibili attraverso l’App, associati ai vari palazzi, riguardano testi informativi, anche in formato audio, in lingua italiana o inglese, immagini e fotogallery, virtual tour a 360 gradi nei locali, immagini in dimensione 3d per i monumenti o le sculture, alta definizione per le immagini dei quadri, opere che, per la maggior parte, dagli edifici sono state spostate nei museo civici della città.

La geolocalizzazione dell’utente permette di indicargli il percorso

«Si tratta di uno strumento che racconta una piazza ma anche una città – ha spiegato Romina Quarchioni – sculture e dipinti che prima decoravano gli edifici sono ora ospitati all’interno delle realtà museali. Quindi si parte dalla piazza per viaggiare anche in altri luoghi del centro storico. Le sculture di Palazzo Pianetti, ad esempio, provengono dagli scavi effettuati in Piazza Federico II che un tempo era probabilmente un Foro, le opere del Lotto erano state realizzate per la chiesa di San Floriano. E’ utile per un visitatore poter contestualizzare i luoghi da dove proviene l’opera».

Sottolineata anche la valenza pedagogica del progetto che permetterà non solo ai turisti, ma anche alle scuole, di effettuare i percorsi virtuali e di sviluppare degli approfondimenti in classe, data la possibilità di accedere all’App non solo dalla piazza ma anche da remoto.

Nella giornata di oggi l’attivazione ufficiale dell’applicazione dopo un lungo periodo di progettazione e di test, durata oltre un anno e mezzo, per migliorare le performance dell’App e i servizi offerti che andranno implementati anche durante l’uso della stessa, come ad esempio l’ampliamento della scelta linguistica ad altre lingue straniere oltre all’inglese e l’inserimento di ulteriori strumenti o contenuti che la rendano ancora più fruibile.

Ma se da un lato la tecnologia ci permette di compiere con facilità passi da gigante in ambito scientifico, medico, tecnologico e ora anche culturale, con altrettanta facilità può toglierci tutto, interrompendo i collegamenti, come è accaduto stamattina quando al momento di testare l’applicazione direttamente in Piazza Federico II, un problema al server ha impedito ai presenti di utilizzarla e immergersi nel tour.

Dal pomeriggio, però, tutto è tornato funzionante per essere a disposizione della cittadinanza e dei turisti.

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