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Jesi “L’urlo di un tuono”, Marino Carotti e la Passione nella tradizione marchigiana

Nuovo giro di concerti, primo appuntamento al Teatro Mestica di Apiro domenica 10 marzo

marino cerotti

JesiMarino Carotti, studioso, musicista, scrittore, etnologo, ricercatore da quasi mezzo secolo nelle tradizioni popolari marchigiane, autore di pubblicazioni e dischi, con un occhio sempre attento nel passato, è appena uscito da un’esperienza straordinaria, da lui mai affrontata, durante la quale ha raccontato la Natività di Gesù come non l’aveva mai presentata prima al pubblico, in numerosi concerti, fino al Natale scorso.  

Oggi sta per iniziare un nuovo giro di concerti, dedicato alla Passione di Cristo, vista la vicinanza della Pasqua. Lo spettacolo si intitola “L’urlo di un tuono – la Passione nella tradizione orale marchigiana e nella Buona Novella di Fabrizio De André”.

Come potete vedere, Marino non tralascia mai quelle che possiamo considerare le sue fonti di informazione più importanti e, soprattutto, le basi della sua cultura musicale e poetica, che sono rappresentate dai brani della cultura orale marchigiana da lui stesso ricercati sul campo, da alcune canzoni di Fabrizio De André tratte dalla Buona Novella e da qualche inedito di sua composizione.

Del resto la tradizione orale l’ha sempre avuta fra le mani, visto che ha condotto ricerche sul campo di canti popolari dal 1994, in tutto il territorio marchigiano, recuperando anche antichi e suggestivi canti contadini che sono la testimonianza di una civiltà rurale ormai estinta.

E poi De Andrè.

Da La Buona Novella, tratto dai vangeli apocrifi, uno dei lavori più importanti e poeticamente coinvolgenti che Faber abbia mai scritto, ha cercato di fare suo l’aspetto umano di Gesù, spesso nascosto sotto le pesanti vesti e impalcature della religione.

Tutti i personaggi che racconta, dalla nascita fino alla morte, trasudano una umanità vera, reale, proprio quella che puoi trovare nella cultura contadina. Preparatevi, quindi, per questo nuovo viaggio nella passione di Cristo.

Visto con altri occhi.

Alcune date: domenica 10 marzo ore 17.30 – Apiro – Teatro Mestica; domenica 24 marzo ore 17.30 – Barbara – chiesa Santa Maria Assunta; Lunedì 1 aprile ore 17.30 – Poggio Cupro di Cupramontana – chiesa Parrocchiale di San Salvatore. Più alcune date da definire.

Nel primo appuntamento, al Teatro Mestica di Apiro, insieme a Marino Carotti ci saranno Piero Belardinelli, Benedetta Dui, Temi Primucci, il Gruppo Folk Urbanitas di Apiro, Gianluca Gioia e Stefano Amici. Il dipinto della locandina è del pittore jesino Amleto Bosi.

Marino Carotti ci spiega il titolo del suo spettacolo: «L’ultima strofa (e precisamente l’ultimo verso) del brano da me composto per chiudere lo spettacolo, mi ha dato lo spunto per dare il titolo all’intero progetto, “L’urlo di un tuono”. La strofa dice, infatti: “La nostra storia finisce così. L’odio che cede al perdono, offrendo amore e sopra di noi l’urlo assordante di un tuono”».

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