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Cronaca

JESI Manuela Bora: «Non si mettano in dubbio le risorse regionali per Jesi»

L’assessora precisa che gli uffici della Regione sono ancora in attesa dal Comune della variazione di bilancio per vincolare i fondi relativi al Ponte San Carlo

JESI, 4 marzo 2020Affermazioni false e strumentali quelle emerse in occasione dell’ultimo Consiglio comunale circa la distribuzione dei fondi regionali e comunitari che vengono ripartiti in tutto il territorio.

L’assessora regionale Manuela Bora, il segretario del Partito Democratico cittadino, Stefano Bornigia, e il consigliere regionale Enzo Giancarli contestano quanto detto dal sindaco Massimo Bacci rispondendo all’interrogazione della maggioranza con Jesiamo, Jesi Insieme e Patto per Jesi.

«Il dato pro capite dei finanziamenti vede Jesi superiore ad Ancona – ha precisato l‘assessora Bora -. Leggere i dati come è stato fatto è miope: Ancona è capoluogo di regione e parte dei fondi che vengono assegnati ricadono nell’interesse di tutti i marchigiani, non a beneficio esclusivo degli anconetani. Un esempio su tutti: i 60 milioni per l’ospedale Salesi. Jesi può rivendicare finanziamenti importanti come gli oltre 5 milioni per la piattaforma per l’industria 4.0 per le piccole e medie imprese che possono fare affidamento su macchinari e risorse che altrimenti non sarebbero alla loro portata. Ricordo anche i 7 milioni per la Ciclovia presentata proprio nel Palazzo municipale jesino, altri 8 milioni per l’Interporto».

Sul tavolo anche il finanziamento del Ponte San Carlo: «Ricordo i tre milioni a disposizione del Ponte San Carlo spalmati in tre anni per consentire la gara: il Comune di Jesi ancora deve mandare agli uffici della Regione la variazione di bilancio che include questi fondi in modo da vincolarli. Capisco che siamo in campagna elettorale ma spero non si faccia sciacallaggio per dare visibilità a qualcuno che lo richiede». Il ponte sarà dunque finanziato con 3 milioni e mezzo dalla Regione, circa 300 mila euro dal Ministero e un milione dal bilancio del Comune.

Enzo Giancarli, Stefano Bornigia, Emanuela Bora

«Non capisco questo atteggiamento dove voglia portare – ha sottolineato Bornigia -. La città va informata in maniera seria e veritiera».

«Le istituzioni devono rapportarsi tra loro con spirito di collaborazione – ha aggiunto Giancarli -. Quelle affermazioni mi hanno sorpreso: Jesi e la Vallesina sono il cuore delle Marche e pertanto nell’interesse dei marchigiani l’istituzione regionale non può non avere un rapporto serio con questo territorio, nell’ottica di un’azione regionale. I dati dimostrano che questa attenzione c’è: continuerò a sostenere le istanze che vengono dalla città come dimostrato con il Ponte e l’Interporto e con due emendamenti sul piano sanitario: il primo per classificare gli ospedali di Jesi, Fabriano e Senigallia come ospedali di primo livello, il secondo per inserire nel piano di recupero dei posti letto persi con il trasferimento di Cingoli all’Area Vasta 3 e la loro collocazione in Vallesina e nell’ex Murri. Una ragione in più per attuare la Cittadella della Salute di Jesi approvata all’unanimità dall’assemblea legislativa delle Marche».

(e.d.)

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