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Cronaca

JESI MURA MEDIEVALI “ECOLOGICHE”, I DISERBANTI VANNO IN SOFFITTA: PER TOGLIERE LE ERBACCE SOLO PRODOTTI NATURALI

erbacce1JESI, 15 marzo 2016 – Un breve tratto delle trecentesche mura che circondano e proteggono il centro storico cittadino potrebbero passare alla storia per un particolare esperimento: una operazione di diserbo senza l’utilizzo di diserbanti chimici, ma solo prodotti naturali. Quello avviato ieri mattina, infatti, è il primo esperimento in assoluto fatto in Italia dall’azienda Quark che utilizza le tecniche progettate da un laboratorio specialistico di Arezzo composto da sole donne.

Il tratto scelto come sede dell’esperimento è quello compreso tra il Torrione Rotondo ed il Montirozzo, all’inizio dell’omonima salita; qui sono state delimitate tre zone delle mura su ognuna delle quali gli operai della Quark hanno spruzzato la sostanza essiccante con dosaggio variabile. Il risultato, hanno detto i responsabili della Quark, GianLuca Spalletti e Fabio Rosei Agabiti, dovrebbero già vedersi tra una decina di giorni. Del successo dell’esperimento ne sono convinti i due tecnici, così come l’Ing. Mazzalupi, presente ai lavori; sia la responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, così come quelli della Quark sono infatti convinti che la nuova tecnica ed i nuovi prodotti contribuiranno alla messa al bando dei “vecchi” diserbanti che secondo uno studio americano risulterebbero nocivi per la salute umana.

erbacceEd è proprio per questa ragione che il Comune di Jesi ha aderito all’invito di astenersi dall’utilizzo di tali prodotti per ripulire le mura cittadine. Stando alle assicurazioni fornite dai produttori questo nuovo prodotto, composto da alcuni oli essenziali e da un ottavo componente “segreto”,  non provocherebbe alcun danno all’ambiente, né, tantomeno, all’uomo e agli insetti. La sua azione consiste nel “lessare” l’erbaccia che successivamente si secca e cade; quando il prodotto arriva alle radici queste subiscono danni tali da ritardare a lungo la riproduzione. Se, come tutti auspicano e come noi speriamo, questo nuovo prodotto dell’ingegno italiano avrà successo potremo dire di aver scritto la parola fine ad una delle forme di inquinamento fino ad oggi considerate meno pericolose; un po’ come quando, alla metà del secolo scorso, si scoprì la velenosità del mitico DDT che tutti adoperavamo.

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