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Cronaca

Jesi Nascite al “Carlo Urbani”, superata quota 900

Sono 908 i nati del 2023, con 899 parti,
Gianluca Grechi, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia: «Siamo in crescita continua»

Jesi – Si attesta anche per il 2023 la controtendenza del Centro nascita dell’ospedale “Carlo Urbani“, rispetto al calo dei nuovi nati registrato a livello nazionale e regionale.

Anche quest’anno, infatti, il punto nascita jesino si attesta su quota 908 nati, con 899 parti (inclusi i gemellari), uno anche nel parcheggio dell’ospedale e un altro in arrivo proprio in queste ore!

Un dato confortante che si unisce a quelli degli anni precedenti, 901 nascite nel 2022 e 888 i nati del 2021, 834 quelli del 2020.

Mentre sono 8.000 le nascite registrate nel 2022 in tutta la regione Marche.

Il reparto di Ostetricia e Ginecologia

Un vero fiore all’occhiello per la sanità marchigiana, diretto dal dott. Gianluca Grechi, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del “Carlo Urbani” dal 2019, che ha portato a Jesi la sua esperienza ventennale maturata presso l’ospedale “Salesi” di Ancona, proseguendo la buona tradizione di famiglia, prima di lui suo padre ha seguito nel parto diverse generazioni di donne.

«I dati del nostro Centro nascita continuano a crescere – ha spiegato Gianluca Grechi – merito del grande spirito di collaborazione che si è instaurato nel nostro team e dall’attenzione che mettiamo nei confronti delle pazienti, nel seguire gli aspetti emotivi della gravidanza e nel promuovere l’umanizzazione e la naturalità dell’evento nascita».

Il dott. Gianluca Grechi

«Punto forte del reparto – ha sottolineato il dottor Piercarlo Vegliò – è il servizio di parto analgesia, operativo h24, gratuito e garantito dalla presenza di due anestesisti, di cui si avvale circa il 50% delle pazienti che scelgono la nostra struttura per partorire».

Attualmente nella provincia di Ancona sono 3 le strutture ospedaliere dotate di punto nascita: Ancona, Senigallia e Jesi. Dopo le chiusure di altre realtà, come nei Comuni di Osimo e Fabriano, le donne ormai si spostano più frequentemente per partorire e scelgono l’ospedale ricercando strutture nuove e all’avanguardia, maggiori comfort e qualità dell’assistenza.

L’ingresso delle sale parto

«Lavoriamo molto sull’importanza di costruire una relazione empatica con le pazienti basata sulla fiducia e l’accoglienza – ha sottolineato il dott. Gianluca Grechi -, la paziente ha un rapporto one to one con l’ostetrica che la segue durante il travaglio e nel parto. Permettiamo la presenza del partner in tutte le fasi dell’evento, incentivando la naturalità, che permette alla coppia di vivere appieno questo momento, con tutte le conseguenze benefiche che comporta anche per il bambino».

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