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Cronaca

JESI Pandemia e insicurezze, Bacci: «Preoccupato per i giovani»

Massimo Bacci

Il primo cittadino fotografa la difficile situazione in città tra ospedale, scuole e lavoro

JESI, 11 marzo 2021 – La stretta della pandemia non molla e le preoccupazioni non mancano: la sofferenza dell’ospedale “Carlo Urbani, la mancanza di socialità che pesa su tutti e soprattutto sui giovani, le difficoltà economiche dovute alle chiusure forzate: il sindaco Massimo Bacci non nasconde la sua preoccupazione.

L’ospedale “Carlo Urbani”

L’ospedale da campo della Marina, lo scorso anno, aveva supportato i sanitari jesini in occasione della prima ondata.

«Ho fatto richiesta per l’ospedale da campo a sostegno del Carlo Urbani” che è in grande sofferenza anche stavolta – spiega ,- ma in questo momento non è possibile: mi hanno spiegato che il virus lascia segni profondi in questa fase, pertanto c’è bisogno di operatori professionali e i militari al momento sono impegnati altrove in Italia».

Il virus che non risparmia, con le sue varianti, i giovani: «L’unica speranza è il vaccino – prosegue il primo cittadino -. In aprile dovrebbe arrivare una massiccia dose di vaccini per le Marche, per questo sposteremo le somministrazioni in via Zannoni, ci servirà più spazio, e speriamo per metà maggio di raggiungere l’immunità di gregge».

Gli impianti sportivi di via Zannoni

La situazione più pesante è all’ospedale, dove si guarda ancora con preoccupazione, come un anno fa.

«Siamo ad un punto mai raggiunto per la nostra regione: i posti covid si stanno esaurendo dappertutto. Speriamo che la recrudescenza del virus si fermi altrimenti gli ospedali non riusciranno più ad aiutare chi soffre di altre patologie: questa fase è la peggiore per le strutture sanitarie del territorio».

Anche i giovani vivono questo momento con grande disagio.

proteste studenti per riaprire scuole superiori

«Non so se sarà possibile riaprire le scuole, occorre vedere se il virus rallenta: mi rendo conto che questo è un anno molto difficile per i giovani e le famiglie. Lo dico da genitore di una ragazza studentessa del Liceo Classico: studiano, si danno da fare ma la mancanza di socializzazione, l’assenza del contatto con i compagni, si fa sentire. Da genitore sono preoccupato di vedere la loro rassegnazione: è vero che nei momenti di difficoltà si matura ma questa pandemia ci segnerà sotto tanti punti di vista».

Per molte famiglie anche l’aspetto economico non è secondario: «La pandemia ha effetti drammatici anche dal punto di vista economico, io come sempre mi adoperò per aiutare chi ha bisogno».

Eleonora Dottori

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