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Chiaravalle

JESI PIETRO SABURRI, FISSATA PER DOMANI L’AUTOPSIA

Il noto carrozziere jesino trovato senza vita sabato mattina a Chiaravalle all’interno della propria auto. La figlia: «Nostro padre era una roccia»

JESI, 14 luglio 2019 – «Nostro padre era un guerriero, una roccia, che non aveva mai avuto problemi seri di salute: ci ha fatto malissimo vederlo accasciato, inerme, sul sedile della macchina e ci ha distrutto sapere che non c’è più».

Sofia Saburri non ha parole e non ha voce per commentare la scomparsa improvvisa dell’amato papà, il cinquantaquattrenne Pietro Saburri, noto carrozziere di Jesi.

Una morte ancora avvolta nel mistero visto che è stata disposta per domani, lunedì 14 luglio, dagli inquirenti l’autopsia sul corpo di Saburri che sabato mattina intorno alle 6 ha accostato la sua auto vicino alla rotatoria in uscita da Chiaravalle, sulla statale che conduce alla Rocca, ma non è riuscito neppure a chiamare i soccorsi e ha chiuso gli occhi per sempre.

La moglie Gigliola, le figlie Elisa e Sofia, la mamma Anna, il fratello Giuseppe sono affranti e non sanno capacitarsi della morte giunta improvvisamente di un uomo in buona salute e che non aveva mai avuto patologie o malattie particolari.

I tanti che lo conoscevano sono attoniti e si sono stretti intorno ai familiari: per tutti Pietro Saburri era un’ottima persona, disponibile e sensibile, pieno di vita e di attenzioni verso gli altri.

Domani all’ospedale Carlo Urbani di Jesi si svolgerà l’esame autoptico e solo successivamente sarà fissata la data del rito funebre che, secondo la volontà dei familiari, si terrà presso la chiesa del Divino Amore di Jesi.

Gianluca Fenucci   

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