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Cronaca

JESI Polemica sul gettone di presenza da devolvere ai lavoratori Elica

Dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio comunale gli esponenti del Pd e di Jesi in Comune hanno dovuto provvedere in modo autonomo

JESI, 21 ottobre 2021 – A devolvere il gettone di presenza della seduta di Consiglio comunale alle organizzazioni sindacali Fiom, Fim e Uilm come contributo alla vertenza Elica sarebbero stati alcuni consiglieri comunali, non tutti, sebbene fosse stata approvata la richiesta all’unanimità.

Lo scorso mese di aprile il Consiglio comunale di Jesi aveva votato unanimemente l’ordine del giorno proposto da Jesi in Comune che chiedeva di sostenere, con la donazione del gettone, la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici di Elica in relazione alla vertenza che si era determinata a seguito della chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi.

Tutti i consiglieri e le consigliere comunali si erano quindi impegnati «a devolvere il gettone di presenza al fondo di solidarietà per l’Elica – si legge in una nota congiunta dei capigruppo Andrea Binci, Pd e Francesco Coltorti, Jesi in Comune voluto dalle organizzazioni sindacali o ad un altro eventualmente costituito ad hoc a favore dei lavoratori e delle lavoratrici».

Ad agosto, non avendo ricevuto ancora alcuna istruzione in merito alle modalità di versamento, le due forze di opposizione hanno «chiesto delucidazioni al Presidente del Consiglio il quale ci riferiva che nessun fondo alternativo era stato istituito e che quindi ognuno era libero di versare il proprio gettone autonomamente e direttamente alle sigle sindacali».

Jesi in Comune e Partito democratico hanno effettuato, quindi, autonomamente tale versamento.

«Spiace constatare che ordini del giorno politicamente così importanti non vengano attuati da parte dell’Amministrazione comunale, visto che sono passati diversi mesi e che se ci fossero stati problemi burocratici c’era tutto il tempo per risolverli. Ci auguriamo che non manchi la volontà di andare avanti su questo piccolo ma significativo gesto e che anche i consiglieri e le consigliere degli altri gruppi diano seguito il prima possibile a quanto è scritto nel testo dell’atto votato all’unanimità in Consiglio».

Le due forze di opposizione ribadiscono «vicinanza ai lavoratori dell’Elica, anche in questa occasione
esprimiamo la nostra più profonda solidarietà alla Cgil ed a tutto il Sindacato Italiano per l’aggressione
fascista avvenuta alla sede nazionale di Roma, così come alla Cgil locale per la bottiglia incendiaria
rinvenuta pochi giorni fa davanti alla propria sede. Questo è il momento di scegliere da che parte stare, non sono ammessi tentennamenti ed ambiguità».

Eleonora Dottori

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