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Cronaca

Jesi Ponte San Carlo, si affondano i primi pali di spalle e pile

L’inverno avaro di precipitazioni, sia nevose che piovose, ha limitato al minimo le perdite di tempo sperando continuino a non esserci eventi estremi e piene dell’Esino per procedere spediti verso la consegna entro agosto

Jesi – Dopo la chiusura, l’abbattimento e la produzione fuori opera della struttura, sta entrando nel vivo la costruzione del nuovo Ponte San Carlo.

Dal Comune fanno sapere che «due settimane fa sono stati realizzati 9 pali con due trivelle all’opera nel cantiere, mentre nei prossimi giorni arriveranno i conci che verranno assemblati nell’area di cantiere già predisposta».

Trivelle al lavoro nel cantiere del Ponte San Carlo per affondare i pali delle pile

I conci, detto in parole povere, non sono altro che le gabbie in acciaio all’interno delle quali verranno effettuate le colate di calcestruzzo di pali e spalle che sosterranno l’impalcato della nuova sede stradale.

La scorsa settimana, invece, è stata terminata la realizzazione dei pali di una spalla, nonchè la fondazione della prima delle tre pile che staranno tra le due spalle.

E’ invece in corso in queste ore la realizzazione dell’ultimo pilastro della seconda pila e di quelli della pila centrale che sorgerà nell’alveo dell’Esino.

Trivellazioni serrate per mettere a terra i pali che sosterranno la nuova struttura, i lavori procedono nei tempi previsti e si spera prosegua la clemenza del tempo
Trivellazioni nell’area dove sorgerà una spalla

Durante il sopralluogo di appena un mese fa, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo si era detto soddisfatto dell’andamento dei lavori e fiducioso sul rispetto dei tempi che prevedono la consegna entro agosto, limitando al minimo i pesanti disagi alla circolazione che la ricostruzione sta causando.

L’inverno avaro di precipitazioni, sia nevose che piovose, ha limitato al minimo le perdite di tempo legate alle piene (praticamente inesistenti) del fiume, che erano state messe in conto.

Si spera ora di evitare gli eventi estremi, come quelli verificatisi lo scorso anno in primavera che comporterebbero brusche frenate al cantiere.

(in collaborazione con Tiziana Fenucci)

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