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Cronaca

JESI PRESCRIZIONI MEDICHE, IL TDM: “SIAMO ALLO SCARICABARILE PRESCRITTIVO”

Pasquale Liguori, presidente del TdM

Pasquale Liguori, presidente del TdM

JESI, 16 febbraio 2016Sono più di 200 le prescrizioni mediche per ottenere le quali non basta la classica richiesta del medico curante, ma anche quella dello specialista. È l’ultima, l’ennesima “novità” che si abbatte sul cittadino costretto vedersela sia con la malattia che con le leggi a dir poco astruse se non insensate; una innovazione nel servizio sanitario che arriva all’indomani dei tagli ai posti letto, alla chiusura dei piccoli ospedali e di alcuni punti nascita. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’allungamento dei tempi di attesa per un esame o per un intervento…
Del malumore dei cittadini in relazione all’ultima “novità” se ne fa carico il presidente del Tribunale per i Diritti del Malato (TDM), Dr. Pasquale Liguori, che in una nota ne analizza le conseguenze, a cominciare dalla burocrazia, dall’aumento dei costi, dall’inevitabile allungamento delle attesa per il cittadino e dall’aumento del ricorso al privato. Delle 200 prescrizioni oggetto della “novità” Liguori indica: “colesterolo/trigliceridi ai test allergologici/genetici, passando per TAC e risonanza alla colonna/muscolo scheletriche. Davvero una bella prospettiva per i malati – commenta il presidente del TDM – soprattutto per quelli più disagiati economicamente. Non basta già la confusione e la disinformazione che il cittadino deve subire oggi, quando un medico di famiglia gli prescrive un esame con la dicitura urgente o breve e poi va in ospedale e si sente dire che l’esame non può essere eseguito nei tempi previsti dalla prescrizione e quindi, se vuole fare l’accertamento subito, se lo deve pagare. Col decreto appropriatezza – continua la nota del TDM – assisteremo impotenti allo ‘scaricabarile prescrittivo’ tra medico di famiglia e specialista visto che, come prevede il decreto, sono previsti provvedimenti e sanzioni economiche nei confronti del medico che tiene un comportamento prescrittivo non conforme a quanto previsto dal decreto in argomento. Per tutto questi – conclude la nota di Liguori – invitiamo i cittadini ad aprire gli occhi e a segnalarci i casi in cui il paziente si vede prescrivere l’esame sulla ricetta bianca anziché quella rossa (che significa pagamento pieno della prestazione) perché ciò deve avvenire solo ed esclusivamente per quelle prestazioni ricomprese nel decreto appropriatezza. Noi del TDM – assicura Liguori – monitoreremo l’applicazione corretta del decreto, contrastando ogni violazione dei diritti del cittadino”.
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