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Cronaca

JESI San Giuseppe, voci da un quartiere «dimenticato» (video)

Degrado, povertà, solitudine ma anche marciapiedi malridotti, la “mezza torre Erap” e il Centro anziani mai più riaperto

JESI, 30 gennaio 2022 – La recente inaugurazione del nuovo Centro ambiente è l’occasione per raccontare il quartiere di San Giuseppe al di là dei cancelli della struttura per l’igiene urbana e il trasporto scolastico.

Un mezzo per i rifiuti di passaggio in via Granita

«Il Centro ambiente almeno è stato ripulito, prima si vedevano montagne di rifiuti. Puzza non se ne sente, rumori sì ma il fatto che i mezzi dei rifiuti non passino in via Granita è già qualcosa».

Inizia così la conversazione con alcuni residenti del quartiere e proprio mentre sospirano sollevati per lo sgravio di mezzi, passa un camioncino per l’igiene urbana che dovrebbe invece transitare dalla parte opposta.

«In questo quartiere mancano le istituzioni – spiega Daniele Fancello -. C’è tanta povertà: le case fanno eco, c’è solitudine. I murales non bastano: è tutto bello da fuori ma dentro? Tante persone sono sole, ci sono episodi di bullismo, degrado più volte segnalato, insomma questioni annose mai affrontate».

«La scuola, la parrocchia è tutto quel che resta: il Centro anziani ospita la mensa della scuola primaria, per via della pandemia, e non è stato mai più riaperto. Era il più grande e frequentato della città. E in che condizioni si trova la sala da ballo adiacente? C’è un muro che sta per cadere, da mesi segnalato ma niente. La biblioteca e la ludoteca sono presidi importanti ma hanno bisogno di aiuto».

Residente a San Giuseppe da 80 anni la signora Anna non si fa pregare a raccontare il suo quartiere.

Ci spostiamo all’ingresso posteriore del Centro Ambiente, l’Ecocentro.

«L’area vicina al torrente Granita è indegna, tra coltivazioni e allevamenti di animali da cortile, l’illuminazione non ne parliamo: non si vede niente. Io abito proprio qui e a meno che non ci siano gli allenamenti di calcio qui al campo, questa zona è al buio».

Buia come il piazzale dove sorge la Torre Erap, non illuminato, per non parlare dell’area verde con i giochi rotti.

«Ho segnalato due anni fa una panchina che è stata divelta ma nessuno si è fatto vivo – prosegue la signora -. La Torre Erap è a metà: e questa è una riqualificazione? Abbiamo lottato tanto per non far realizzare quel palazzone, ma niente. Al Campo Boario spesso ci dormono dei senzatetto, con questo freddo!».

«I marciapiedi sono messi male, si devono abbattere le barriere architettoniche perché qui la popolazione sta invecchiando e molti usano la carrozzina. Anche le strade andrebbero sistemate, coprire una buca non basta», spiega un altro residente in via San Giuseppe.

«Ho notato che al Centro ambiente non si può entrare a piedi – prosegue Fancello -. Visto che è stato realizzato nel cuore di un quartiere perché non c’è la possibilità di entrare a piedi? Un anziano che deve buttare le medicine e abita da queste parti, deve prendere la macchina?».

Eleonora Dottori

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