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Cronaca

Jesi Sfrattato si barrica in casa, momenti di tensione

Stamattina intorno alle 11 in via Mura Occidentali necessario l’intervento degli agenti del Commissariato e dei Vigili del Fuoco, colluttazione con due poliziotti, alla fine è stato arrestato

Jesi – E’ stato necessario l’intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco per l’uomo, un nigeriano di 30 anni, che oggi avrebbe dovuto lasciare l’appartamento in cui viveva come affittuario, in via Mura Occidentali 41, a seguito di uno sfratto esecutivo.

All’arrivo dell’Ufficiale giudiziario, un funzionario Unep della Corte di Appello di Ancona, e del proprietario dell’appartamento, si è barricato in casa rifiutandosi di uscire, gridando e dando in escandescenze.

Dopo momenti di tensione senza riuscire a convincerlo a liberare l’immobile, è stato necessario l’intervento degli agenti del Commissariato, diretti dal dirigente vice questore Paolo Arena, e dei Vigili del Fuoco.

L’uomo era agitato e impaurito, rifiutava di aprire la porta, numerosi i tentativi degli agenti di distrarlo mentre i Vigili del Fuoco provavano a far accedere dalle finestre con affaccio sulla via principale un poliziotto che riusciva a sbloccare la porta di ingresso nonostante le continue minacce dell’inquilino moroso che continuava a urlare “vi uccido tutti”.

Momenti concitati dovuti ai segnali di squilibrio manifestati dall’uomo che dimenandosi riusciva a colpire due agenti uno dei quali a causa del colpo subito si accasciava.

Anche una volta uscito sulle scale condominiali, rifiutava di scendere in strada, continuando a urlare e dicendo di non avere colpe.

Gli agenti della Polizia, comunque, lo hanno finalmente convinto a scendere, caricandolo sull’auto e dichiarandolo in arresto.

La viabilità è stata interrotta per i pochi minuti della discesa dell’uomo in strada.

Da quanto emerso sembra che non pagasse l’affitto da diverso tempo e che negli ultimi mesi vivesse nell’appartamento in condizioni non certo salubri, senza luce né acqua, né gas, utenze probabilmente staccate per il mancato pagamento delle relative bollette.

Un caso umano prima che di ordine pubblico che solleva interrogativi sulla necessità di dare assistenza ai soggetti sociali più fragili che, come in questa situazione, vivono nel disagio e forse necessitano di un supporto preventivo, prima di arrivare a condizioni estreme.

Cristina Amici Degli Elci – Tiziana Fenucci

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