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Cronaca

Jesi Ubriaco crea prima scompiglio al bar poi nella Volante della Polizia

Denunciato un 46enne marocchino trovato anche in possesso di un coltello svizzero, durante la permanenza negli uffici del Commissariato perseverava nel turpiloquio contro gli agenti manifestando anche intenzioni autolesioniste

Jesi – Nella serata di ieri agenti delle Volanti del Commissariato, nel corso di un servizio di controllo del territorio, deferivano in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente  un 46enne marocchino per porto di coltello e resistenza a Pubblico ufficiale.

In particolare, nell’ambito dei servizi di prevenzione generale, intensificati a tutela dei cittadini, intorno alle ore 17.30, perveniva una segnalazione in Sala operativa relativa a un uomo che inveiva contro gli avventori di un bar di una stazione di servizio.

Sul posto, all’interno dell’esercizio, l’equipaggio della Volante accertava la presenza di un uomo dall’equilibrio precario, dal forte alito vinoso e con gli occhi arrossati. In evidente stato di ubriachezza, l’uomo pronunciava frasi sconnesse cambiando repentinamente il tono della voce.

Avendo compreso che stava per essere rwdatti a suo carico un verbale di contestazione per ubriachezza molesta, si rivolgeva in maniera ostile e non collaborativa nei riguardi degli agenti.

Sottoposto a perquisizione, l’uomo veniva trovato in possesso di un coltello svizzero con lama di 6 cm occultato nella tasca destra dei pantaloni, coltello che veniva posto sotto sequestro penale. 

Quindi il 46enne veniva accompagnato in Commissariato per la redazione degli atti ma a bordo dell’autovettura di servizio continuava a blaterare frasi senza senso, offensive nei confronti degli agenti definiti testualmente “bisognosi, servi dello Stato” e con altri epiteti, colpendo con pugni il divisorio in plexiglass dell’abitacolo del mezzo senza tuttavia riuscire a danneggiarlo. 

Durante la permanenza negli uffici del Commissariato il turpiloquio contro gli agenti continuava, si muoveva incessantemente, opponendo resistenza ai poliziotti nell’adempimento delle loro funzioni e manifestando anche intenzioni autolesioniste a tal punto da rendere necessaria una momentanea immobilizzazione a tutela dell’incolumità personale e degli agenti operanti. 

Da accertamenti sdi, l’uomo risultava avere a suo carico precedenti specifici per porto abusivo d’armi, estorsione, molestia alle persone, minacce, danneggiamento, oltraggio a Pubblico Ufficiale, truffa, sottoposto altresì nel 2015 ad avviso orale da parte del Questore di Ancona. 

Al termine della verbalizzazione, l’uomo veniva denunciato, appunto, per resistenza a P.U. e porto di coltello, inoltre sanzionato amministrativamente per l’ubriachezza molesta.

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