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Cronaca

Jesi Un anno di mandato, Fiordelmondo: «Da Sindaco si dorme poco…» – Video

Il punto sui lavori pubblici in città, “energia e relazioni” le parole chiave della nuova Amministrazione

Jesi – E’ tempo di bilanci prima delle ferie estive per la Giunta Fiordelmondo che ha compiuto un anno dal suo insediamento, tra lavori da concludere, progetti ereditati da realizzare e interventi del tutto nuovi da programmare.

Sul piatto opere pubbliche importanti, appuntamenti a cui l’Amministrazione comunale non potrà mancare e dovrà mettere in campo capacità decisionali ed efficienza degli Uffici tecnici.

Tra gli interventi più prossimi, quelli a due infrastrutture fondamentali per la viabilità cittadina, il restauro conservativo al cavalcavia di Viale della Vittoria, in fase di ultimazione, la demolizione (che verrà ricostruito) di Ponte San Carlo, prevista per fine agosto.

Imminenti anche gli interventi nel sociale che daranno atto alle volontà di Daniela Cesarini, con la realizzazione della Casa famiglia per disabili nel complesso San Martino da ristrutturare con i fondi Pnrr e del Centro per disabilità meno grave nei locali al piano terra dello stabile delle ex Giuseppine.

Si dice soddisfatto il padrone di casa, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dei risultati raggiunti finora, lasciando ai cittadini il feed back più realistico dell’operato dell’Amministrazione, quello che arriva nelle case.

Estratto video da: Jesi, un anno di mandato: tempo di bilanci per il sindaco Lorenzo Fiordelmondo guarda il video completo (qui)

Sindaco, a un anno di mandato, soddisfatto di quanto fatto finora o qualcosa poteva andare meglio?

«Sono soddisfatto per due cose in particolare. Per l‘energia che siamo riusciti a costruire all’interno di questa Amministrazione, per i rapporti che si sono creati tra i membri della Giunta e tra la Giunta e gli Uffici della struttura comunale perché riceviamo ogni giorno tanta competenza. Sono grato a chi lavora qui. L’altra cosa importante è il tema della relazione sulla quale avevo insistito tanto in campagna elettorale».

«Ho chiesto a tutti di spendersi molto in questa direzione perché credo che sia una dimensione chiave soprattutto nel primo anno di mandato, che possa servire a far sentire la città coinvolta. Credo che ci siamo riusciti e che i cittadini in qualche modo sentano la disponibilità da parte nostra nel partecipare a ciò che promuovono, alle istanze e anche alle critiche. Proseguiremo in questa direzione, da questo punto di partenza possono irradiarsi tante occasioni di crescita del nostro ambiente».

Parliamo di lavori alle infrastrutture cittadine, cavalcavia e ponte San Carlo: a che punto siamo?

«Abbiamo dato alcune indicazioni sui lavori e sulle tempistiche e le abbiamo rispettate. Un dato importante perché mette la città nell’ottica di un ambiente nel quale le cose possono funzionare. Ora che si stanno completando gli interventi alla parte laterale e a quella sovrastante, il cantiere sta andando verso la chiusura».

Che, e questo si è saputo dopo la nostra intervista, vedrà uno slittamento da fine luglio a metà-fine agosto in quanto durante i lavori si sono verificate interferenze che ne hanno rallentato l’ordinario svolgimento, per cause impreviste non imputabili all’appaltatore.

«Il cantiere del cavalcavia doveva essere la premessa a quello che succederà al ponte San Carlo rispetto al grado di attenzione che questa Amministrazione ha nell’esecuzione dei lavori».

«Per il ponte San Carlo la parte amministrativa e quella procedurale sono ormai organizzate, mentre continueranno i tavoli di lavoro per implementare al meglio le situazioni che permetteranno di attenuare il disagio che si verificherà per gli abitanti del quartiere Minonna al momento dell’abbattimento e della chiusura del ponte che dovrebbe avvenire tra fine agosto e inizio settembre».

«Come per il cavalcavia anche per il ponte San Carlo l’impegno è di rispettare le tempistiche dell’opera, sarà un momento di disagio questo è inevitabile, ma daremo tutto l’impulso necessario affinché siano rispettate».

«La sperimentazione della chiusura, che ci aveva consigliato la Prefettura, ci ha fornito dati importanti. Stiamo continuando con i tavoli interni per avere un quadro sempre più definito degli interventi che ci saranno da attuare, ma abbiamo già la situazione abbastanza chiara».

Quanto ai lavori possibili con l’eredità Cesarini cosa si è deciso per la casa famiglia e che tempistiche ci sono?

«La casa famiglia sarà realizzata al San Martino perché c’è un ambiente che consente alle persone con quel tipo di disabilità di vivere molto meglio la quotidianità, in maniera più piacevole e funzionale rispetto a quella che potrebbero garantire i locali al piano terra delle ex Giuseppine che destineremo invece a uno spazio per disabilità più lieve».

«In questo modo implementeremo ulteriormente quella che erano le volontà di Daniela Cesarini dando più efficienza e più corpo a quelle che sono state le indicazioni della sua donazione. Le tempistiche per la casa famiglia sono le tempistiche del Pnrr che stabilsce la fine di lavori entro il 2026. Laddove ci fosse la possibilità di accelerare lo faremo. Quello che ci interessa è fornire nei tempi previsti la migliore soluzione possibile a chi la merita».

Dopo un anno di mandato, si dorme meglio da Sindaco o da consigliere d’opposizione?

«Da Sindaco si dorme molto poco o non si dorme affatto! Sono due impegni diversi e stare all’opposizione rappresenta comunque una bella palestra per fare esperienza del Consiglio comunale e poi cimentarsi nella pratica amministrativa. Comunque si dorme più tranquilli da consiglieri».

(prima parte – continua)

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