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Fabriano

LETTERE&OPINIONI L’INTERROGAZIONE IN REGIONE DI GIANCARLI (PD): “EVITARE IL TRASFERIMENTO DELLE SCUOLE DI CERRETO D’ESI”

CERRETO D’ESI, 4 settembre 2107 – Cercare soluzioni per mantenere la scuola primaria e la secondaria di primo grado di Cerreto d’Esi nel Comune, evitando il trasferimento a Fabriano. È la richiesta del consigliere Enzo Giancarli, che in un’interrogazione al presidente della Regione invita a vagliare tutte le possibilità, comprese eventuali scelte temporanee, per non far spostare alunni e studenti da Cerreto.

A rendere necessaria l’adozione di misure alternative, la dichiarazione di inagibilità del plesso scolastico che ospita sia la scuola primaria sia la secondaria di primo grado di Cerreto d’Esi.

“Sorprende – afferma Giancarli – la prolungata assenza di immediati sopralluoghi per valutare le condizioni di sicurezza dell’edificio. Le verifiche sono state effettuate di recente e dunque a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. Non solo, il Comune di Cerreto d’Esi – prosegue il consigliere – appartiene alle aree interne e montane della nostra regione, non solo dal punto di vista della sua ubicazione, ma anche per le sue caratteristiche socioeconomiche. Pertanto anche per Cerreto la ricostruzione deve ispirarsi alla visione di futuro, di sviluppo sostenibile e di rinascita. Per questo è indispensabile che le scuole rimangano sul suo territorio”.

In quest’ottica, l’interrogazione presentata questa mattina dal consigliere Giancarli.

“Chiedo al presidente di attivarsi per valutare la possibilità di individuare in tempi rapidissimi una soluzione temporanea e comunque sicura, magari facendo uso di moduli scolastici provvisori affinché gli alunni non vengano spostati, in attesa della realizzazione definitiva dei locali necessari alle scuole e di coinvolgere in questo percorso gli operatori scolastici, le famiglie e le istituzioni interessate per condividere le soluzioni da adottare. Il trasferimento degli alunni e degli operatori scolastici in un altro Comune – aggiunge ancora Giancarli – comporterebbe comunque delle spese, per affitti, trasporti ed altri servizi. Domando dunque se non sia più utile investire sin da subito, dunque, nell’individuazione e realizzazione delle strutture provvisorie nonché di quelle definitive, prevedendo già la messa a disposizione delle risorse”.

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