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Libri Scrittura che passione, un anno di opere degli autori jesini

Un excursus dai romanzi ai racconti autobiografici, a storie fantastiche o ispirate a fatti realmente accaduti

JesiScrivere è una passione e, quando non si ha la fortuna di coltivarla per professione, si può comunque farla diventare una vera e propria attività.

Non un hobby, certo, perché scrivere libri è un impegno costante, preciso, tanto da dover pesare ogni parola scritta se si vuole ottenere un buon testo.

E qualsiasi ne sia la tipologia, da quello introspettivo, alla biografia, al racconto di fantasia o di un viaggio vissuto, a un’opera su temi di attualità.

Ecco, comunque, i libri degli autori jesini usciti nel 2023 o che stanno per uscire e a voi auguriamo buona lettura.

Antonio Lucarini 

Trascurabili tracce di vita

Vita

Antonio Lucarini, docente di scuola secondaria di primo grado, è un ex film maker con prestigiose partecipazioni a festival nazionali per cortometraggi (Bellaria 96, Torino Film festival 97, Arcipelago Roma 1997 e 1998, Genova Film Festival 2000) nonché scrittore. Ha pubblicato 5 romanzi con Le Mezzelane Edizioni, uno con Il Viandante e negli ultimi 5 anni ha vinto numerosi concorsi nazionali per racconti (Ag Noir nel 2019 e nel 2023, L’Immagine Parla nel 2019, Racconti nella Rete di Lucca nel 2021). Ha messo in scena molti spettacoli teatrali come regista/attore/autore dal 2006 al 2017.

Opera

Trascurabili tracce di vita è il secondo romanzo di Antonio Lucarini. Edito da Il Viandante di Chieti (dopo Strana Rana, pubblicato da Le Mezzelane Edizioni nel 2017), ci presenta nove personaggi le cui vite a perdere si intrecciano a un incrocio. Saranno coinvolti in un terribile incidente stradale. L’azione si svolge in un’anonima città di provincia in cui dominano la falsità, l’ingordigia e la lotta di classe.

Ognuno è perso nella propria vita inutile. Uno scrittore fallito e malato frequenta bar lerci e fatiscenti pregustando la sua fine. Il figlio tossico e viziato di un imprenditore scorrazza con la sua potente auto in cerca di avventure sentimentali con bellissime modelle. Un’artista acclamata finge di provare pietà per i soggetti che rappresenta ma vive pienamente nel suo sfrenato edonismo.

Lucarini, con il suo occhio caustico (che qui assume toni di ferocia assoluta) cerca di smascherare le ipocrisie e le sottili volgarità di un mondo autoreferenziale, vuoto di forma e contenuto. Lo fa con il suo solito stile tragicomico e ironico. Non mancano riflessioni profonde sul senso della vita in una società effimera e fatua come quella attuale. La morte, anche quella tragica, violenta e accidentale, si pone come azzeramento di un’esistenza inutile alla Jean Baudrillard, come riempimento di significato di vite senza alcuna prospettiva. Dei protagonisti resteranno solo trascurabili tracce di vita.

Maria Teresa Chechile

Le foglie non cadono mai uguali – L’alba di un nuovo giorno

Vita

Maria Teresa Chechile, infermiera jesina, esordisce nel 2020 con la sua opera prima Pensieri Fugaci a firma del prof. Armando Ginesi, premiato in Regione Marche nello stesso anno. Pubblica una seconda opera letteraria nel 2023 “Le foglie non cadono mai uguali” già premiato nel maggio dello stesso anno con medaglia di bronzo a Montecitorio. Vanta al suo attivo numerosi riconoscimenti istituzionali e di prestigio. Poetessa e scrittrice, definita da numerosa stampa, appunto, infermiera poetessa, tanto che Pesaro le riconosce un murale in quella comprensione univoca tra cura del corpo e cura dell’anima. Dai suoi scritti si evince l’unicità nel cogliere l’essenza dell’essere umano. Un connubio che la stessa esplica in quella “piacevole contaminazione delle arti – parole sue – e che attraverso l’osservazione del muovere delle azioni umane ne va a sviscerare pensieri e sentimenti”. 

Opera

Il libro, prendendo spunto dal primo periodo della pandemia, evoca le nostre emozioni, le nostre ansie ma anche le nostre speranze. E’ una raccolta di poesie, prosa e racconti. Un viaggio all’interno del nostro essere, scovando e scavando tutti quegli aspetti sensoriali che ci hanno caratterizzato in quel periodo. Sia sul piano intimo ma anche in quello intimistico.

Cinzia Perrone

L’uomo che parlava all’universo

Vita

Cinzia Perrone, autrice napoletana, vive a Jesi dal 2008. Laureata in giurisprudenza, coltiva da sempre la passione per la scrittura e proprio a Jesi, nel 2017, ha pubblicato il suo primo romanzo, dopo partecipazioni sillogi e antologie. 

Opera

A maggio scorso è uscita la sua ultima opera letteraria, L’uomo che parlava all’universo, presentata in anteprima con la casa editrice Atile al salone del libro di Torino. È una sorta di romanzo esistenziale, fatto di continui flussi di coscienza, a cui si lascia andare lo stesso protagonista che racconta la storia. Storia in sé misteriosa, che affronta parallelamente alla realtà quotidiana anche la dimensione paranormale da cui il protagonista si sente ossessionato.

Ennesimo lavoro di introspezione psicologica, caratteristica comune a tutti quelli di questa autrice, che ama spaziare tra i vari generi letterari, dalla prosa alla poesia, anche dialettale, per la quale ha ricevuto un importante premio della critica. Il manoscritto inedito del romanzo “L’uomo che parlava all’universo” ha ricevuto un riconoscimento nell’ambito del premio L’inedito dal Comune di Grottaminarda. 

Lucia Sarti 

Vita 

Lucia Sarti è nata a Jesi, si è laureata con lode presso la facoltà di Giurisprudenza di Macerata, discutendo una tesi in diritto penale. Avvocato abilitato, nel 2007 ha conseguito il diploma di specializzazione per le professioni legali rilasciato dall’Università di Macerata e un master nella tutela dei diritti della famiglia e dei minori.

Nel 2017 ha concluso con il massimo dei voti gli studi in Scienze Religiose, discutendo una tesi in filosofia morale presso la Pontificia Università Lateranense. Ad oggi è iscritta all’ultimo anno del Corso di laurea in Diritto canonico della Facoltà Pio X di Venezia. Nella vita insegna religione in un Liceo di Jesi.

Collabora come notaio nel Tribunale Ecclesiastico di Jesi e tiene regolarmente corsi su materie teologiche e giuridiche presso la Scuola teologica diocesana. All’interno del Cvm (Comunità volontari per il mondo) coopera in qualità di formatore docenti. Subacquea e impegnata nel sociale, amante dei viaggi e della cucina: passioni che condivide con il suo compagno di vita. Di lei dicono: “Solare, gentile e spesso controcorrente”. I suoi pensieri sparsi sono noti sia ai suoi amici più cari sia ai suoi studenti. Si definisce: “Una prof che ama volare. Il cuore è il suo motore, l’anima, il suo salvagente”.

Opera 

Baci come ciliegie 

Febbraio 2023

Un libro da divorare come le ciliegie, perché una tira l’altra. Un romanzo di facile e scorrevole lettura che narra di una storia d’amore dove l’imperativo è lasciarsi coinvolgere, nei lunghi respiri, negli abbracci dati, nelle promesse mai fatte e nelle parole fraintese. La nascita e l’evoluzione di una relazione si sviluppa all’interno di un raffinato gioco di parole e silenzio, di sospiri e di interrogativi, tra detto e non detto. Ogni pagina si presenta come in una partita di calcio tra primo e secondo tempo, senza rispettare regole e giocatori, giorni e orari, ogni riga lascerà trapelare emozioni.

Sfogliando il libro si potrà percepire il profumo di anime e di mani intrecciate, l’entusiasmo per un germoglio d’amore, il dolore per la sua fine e la meraviglia per l’inizio di un nuovo percorso di libertà. Così sono certe relazioni! Legami forti e travolgenti, finiti e infiniti, tristi e strazianti. Storie di cuori che sembrano così uniti quando la realtà è ben diversa da quanto si pensa di vivere. Cuori che cercano di amare, di ricominciare e di amare ancora. Semplicemente illusi di amare veramente!

Opera

Tacchi a spillo 

Dicembre 2023

Un nuovo romanzo per l’autrice Lucia Sarti, una trama che si snoda tra passato e presente, tra poesia e prosa. Una storia da gustare assaporando ogni parola tanto fragile, quanto potente. Nel romanzo la priorità va data ai dialoghi: non tanto il che cosa, ma il come si dice, non tanto alle parole, quanto allo stile; non tanto all’educazione, quanto alla verità.

La protagonista, nella sua ricerca di senso, si imbatte con un evento doloroso che cambierà per sempre la sua vita, liberandola dagli incubi del passato. In questo modo facendo i conti con la rabbia e con i sensi di colpa, Isabel, è questo il suo nome, cercherà di portare luce nella sua vita, scoprendo così nuovi volti e nuovi legami. Il romanzo si sviluppa attraverso immagini e lunghi dialoghi dove emergono incontri, scontri, occasioni e tentazioni.

Ogni personaggio porterà con sé un grande bisogno di amare e di essere amato. Il tempo attraverso cui la storia prende forma, viene scandito dai giorni e dalle ore dove determinate scelte chiedono di essere fatte nella verità di sé e nella trasparenza, mettendo ogni aspetto sulla bilancia del cuore. Nel focolare domestico al cospetto di valori tradizionali e di pregiudizi, come se fosse un palcoscenico, trova posto, in prima fila, il desiderio di libertà che, attraverso un cammino di fatica e di gioia, porterà ciascun lettore a interrogarsi, riportandolo alle origini della vita.

Anna Maria Trane Quaglieri

Per magia di memoria

“Per magia di memoria” è il titolo dell’opera prima di Anna Maria Trane Quaglieri. Viaggio sentimentale a ritroso nel tempo, lo firma la fondatrice e presidente dello Iom Jesi, Vallesina e Macerata, cui sono stati tra l’altro destinati i proventi della diffusione dell’opera. Edita da Affinità Elettive, è stata curata dal giornalista Marco Torcoletti. Una intensa retrospettiva, che abbraccia cinque generazioni della famiglia dell’autrice, in differenti contesti: dalla Puglia del XIX secolo, alla Roma della Dolce Vita, sino alla Jesi dei giorni nostri.

Lo stile intimo e scorrevole di una confessione, nella quale Anna Maria, una delle personalità più iconiche del panorama jesino degli ultimi trent’anni, racconta e si racconta. Vi affiorano tanti volti, più e meno noti, del panorama locale e nazionale, incontrati e conosciuti nel corso di una vita, appartamenti al mondo della politica e persino dello spettacolo: da Pietro Nenni a Gregory Peck.

«Mi sono decisa per assecondare i desideri di un nipote, – ha dichiarato l’autrice – che desiderava conoscere la storia della nostra famiglia». Il risultato però è quello di una storia esemplare che, come scrive Torcoletti nella prefazione, «si offre non solo come un libro di memorie, ad uso e consumo della ristretta cerchia di pochi intimi, ma anche come un interessante spunto di riflessione, soprattutto in un’epoca come la nostra».

Ennio Perlini

L’enigma di Beatrice

Vita

Ennio Perlini, ora pensionato, dopo aver conseguito la laurea in Chimica Pura all’Università di Bologna, è stato prima caporeparto in una industria farmaceutica milanese e successivamente ha dedicato i suoi anni all’insegnamento, prima come docente di chimica alla Facoltà di Ingegneria di Ancona e poi in diversi istituti superiori. La sua attività come scrittore è iniziata terminata la carriera scolastica. I suoi primi libri sono stati dedicati alla descrizione della sua esperienza, vissuta da bambino, durante la seconda guerra mondiale.

Il successivo ha per titolo “Processo a Ettore Majorana”. Il seguente “Il grande albero” che parla delle tre religioni monoteiste, è stato premiato col secondo premio al Concorso internazionale di La Spezia. L’ultimo si intitola “L’Enigma di Beatrice”.

Opera

La Divina Commedia di Dante è, a detta di tutti i critici, la più grande opera di epica poetica esistente. Il motivo per cui non viene quasi mai rappresentata a teatro è quello di essere  scritta nel primo volgare italiano, di non- immediata divulgazione. Ecco perché il volume “L’Enigma di Beatrice” si distingue dalle altre rappresentazioni, un Carro di Tespi, come ce ne erano tanti nel medioevo, con attori che interpretano ognuno una figura dantesca.

Le più note delle tre Cantiche. C’è una voce nascosta che, a tratti brevi, spiega il contenuto dei versi, senza disturbare lo spettacolo. Terminata la rappresentazione gli attori non diventano “anime spente”. Ecco l’altra novità del romanzo. Essi hanno la loro vita, indipendente dal lavoro teatrale. A volte sentimentale, a volte tragica. In questo intreccio di azioni si allaccia l’interrogativo: chi ha avvelenato l’attrice nelle vesti di Beatrice? Sarà lei stessa a svelarlo in punto di morte sotto forma di enigma. Tutto si svolge in un castello, quello di Poppi, nel Casentino, con ambientazione inizio 1400.

Anna Maria Vissani

Vita

Anna Maria Vissani, dottoressa in teologia morale, con master in Bioetica presso l’Università Cattolica di Roma e Licenza in Teologia Spirituale. Ha insegnato, per diversi anni, in istituti di Scienze Religiose nelle Marche, teologia morale e teologia spirituale. Ha conseguito il diploma di Grafologia, con specializzazione in Consulenza della Personalità, presso l’Agas (Scuola superiore di Grafologia di Bologna).

E’ anche Counselor Relazionale. Religiosa Adoratrice del Sangue di Cristo, ha ricoperto cariche di responsabilità nel suo Istituto religioso.  Dirige il Centro di Spiritualità Sul Monte, a Castelplanio, da più di 30 anni, organizzando corsi di spiritualità e di preghiera profonda, itinerari di preparazione al matrimonio, corsi antropologici – spirituali per famiglie e adulti in genere. Guida Esercizi Spirituali per diverse categorie di persone.

E’ membro del comitato diocesano per la Nullità del Matrimonio. Un compito che la impegna all’ascolto di persone separate o conviventi. Molto tempo ormai lo dedica a scrivere libri di spiritualità e di inculturazione della fede cristiana, con la centralità del Mistero Pasquale. Da sempre ha avuto una particolare attenzione al tema della donna.

Per questo ha pubblicato saggi che accolgono racconti di esperienze di vita. Guida come Counselor e Direttrice spirituale giovani e adulti che sono alla ricerca di orientamento e di riscoperta del senso più profondo del vivere quotidiano. Tiene conferenze antropologico – spirituali in luoghi più diversi.

Opere

Fragilità compagna di viaggio

Ogni fragilità nasconde un punto di forza, per chi non se ne lasci sopraffare. Molti, nell’esperienza della loro vulnerabilità, hanno dato il meglio di sé. Fragilità non è sinonimo di debolezza. Non solo non è possibile liberarsi del nostro essere vulnerabili e fragili, ma è anche fondamentale essere in grado di amarci nelle nostre imperfezioni. Essere coscienti di avere dei limiti ci fa consapevoli che non siamo onnipotenti. I racconti che questo libro raccoglie ci dimostrano che dietro a ogni fragilità si nasconde un punto di forza.

La vita, anche nelle situazioni più critiche, è sempre ricca e bella. Il libro vuol fare il tentativo di mettere in relazione la fragilità con la sensibilità di chi accoglie, ascolta e si fa compagno di viaggio.

In collaborazione con Alessandra Honorati, Editrice Velar, Marzo 2023. Prefazione di Sua Eminenza Cardinale Angelo Comastri.

Ferite feritoie. Un percorso umano-spirituale di donne separate nella comunità cristiana

In collaborazione con Alessandra Honorati e Cristina Corsini, Editrici Velar e Dottrinari. Ferite feritoie, un libro in cui alcune donne raccontano della loro separazione. Hanno accolto l’invito a narrare, ad aprire le pagine del dolore dell’anima, dell’amore ferito, della ripartenza dopo il fallimento di un’avventura alla quale avevano creduto (il matrimonio). Il dolore delle ferite è sempre uguale purtroppo, più o meno intenso a seconda delle situazioni, dei caratteri, più o meno distruttivo a seconda dei casi, ma sempre sofferenza.

La delusione, l’amarezza e la fatica della risalita fanno parte del “bagaglio” esistenziale di ciascun essere vivente. Leggiamo volentieri e lasciamoci coinvolgere emotivamente dalle autobiografie del libro. Lo scrivere di sé, oggettivizzare sulla carta bianca la propria storia può aiutare sicuramente chi lo fa in prima persona, ma anche chi legge e percepisce in sé il brivido di quell’autenticità così rara da trovare e così forte da “nutrire” anche la nostra anima.

Quando ci rendiamo conto che ogni ferita è diventata una feritoia che emana la luce, ci sentiamo più forti e nulla più ci spaventa. Tutte le esperienze dolorose, soprattutto quelle che toccano il cuore, la relazione con l’altro, l’amore tradito o troppo debole per resistere a lungo hanno bisogno di confronto, di apertura fiduciosa e di umile richiesta di aiuto. Le donne che in questo libro si raccontano hanno avuto il coraggio di affrontare le difficoltà della vita. Ci dicono che il futuro è lì ad aspettarci e a farci ritrovare passioni, affetti vecchi e/o nuovi. Per ripartire!

Libera di servire il Signore – Assunta Angeletti, monaca cistercense

Suor Anna Maria Vissani ha ricevuto in eredità tutti gli scritti della zia, monaca cistercense. Ha sempre stimato la vita della zia (cugina di suo padre Fortunato) ed è stata anche testimone delle sue scelte radicali di povertà evangelica, di umiltà, di servizio e di preghiera. Ha avuto modo anche di ascoltare dalla zia episodi particolari della sua vita umana, familiare e monastica.

Ha scelto, per ora, di parlare di lei con questo libro, presentato nel Monastero il 18 novembre 2023. Il giorno del suo funerale, 11 ottobre 2020, dichiarò: «Zia è un’anima prediletta del Signore, una donna di preghiera continua, di intercessione per il mondo, per la sua famiglia di origine, in particolare per i sacerdoti. Le sue ispirazioni spirituali sono tutte guidate da una fede solida e profonda umiltà, malgrado la sua poca preparazione culturale. Ha vissuto nella costante familiarità con il suo Sposo. Non è mai scesa a compromessi nelle scelte fatte fin dall’inizio della sua entrata in monastero. È una santa!». Tipografia Abbatelli, Castelplanio (Aa)

Oscar Sartarelli 

Fiore nel Vento

Vita

Oscar Sartarelli è nato a Genga, a un passo dalle Grotte di Frasassi; ha vissuto per lungo tempo a Moie di Maiolati Spontini e ora, da circa un ventennio, risiede a Jesi. Dopo aver seguito studi tecnici, ha insegnato materie elettroniche presso l’Itis Marconi di Jesi e attualmente, pratica la libera professione. Ha conseguito anche il diploma di scuola superiore di Giornalismo presso l’università di Urbino e  intrapreso studi sociologici.

Per lungo tempo è stato redattore del Corriere Adriatico. Fin da giovane ha iniziato a scrivere poesie, racconti e commedie, sia in lingua che dialettali, rappresentate con successo. Ha pubblicato Uno gnomo fantastico,  auto pubblicato – Rosso amore, Armonie e dissonanze; silloge poetica – Le Mezzelane Casa Editrice. Di prossima pubblicazione la raccolta di quattro commedie in dialetto jesino.

Opera

Fiore nel vento, l’ultima silloge del poeta, scrittore e drammaturgo Oscar Sartarelli (Bertoni Editore) appassionata e pungente, che riprende e amplia temi molto cari all’autore: il senso del vivere e la fugacità del tempo. L’arte poetica cattura scenari vividi ed espressivi sull’incedere degli anni, sulla fuggevolezza delle cose belle, di un momento intenso e di un’emozione positiva. Lo stesso titolo della raccolta conferisce il significato più profondo delle varie fasi dell’esistenza, l’immagine del fiore è metafora della vita, risultato dell’unione dell’essenza e del soffio, di cui il vento è sinonimo e anch’esso fonte di vita.

«Sarò fiore nel vento e soffierò […] / per darti i miei occhi che vedono il vero». È attraverso il ricordo dell’infanzia che il sapore dolce del passato torna a farsi presente e la nostalgia di affetti vissuti e luoghi percorsi sono un mezzo per eludere le figure temporali del divenire e dell’eternità, rendendo più sopportabile il viaggio terreno. Nell’immenso alfabeto intessuto di ricordi, quale unica certezza poiché già vissuti, l’io lirico si ascolta.

«[…] e ricerchi le radici del senso» mentre si fa strada la malinconia che è timore dell’ignoto ma, allo stesso tempo, apre a visioni di fiduciosa attesa di un luogo che è ritorno all’unità e allo stato primordiale: «La terra vivrà un nuovo paradiso [,] / d’incenso sentiremmo buon odore [,] /crollerebbe il muro che c’ha diviso [,] / liberi saranno pensieri e amore».

Tutto nasce ma tutto è effimero e destinato alla fine, un solo sentimento sopravvive all’ansia dell’assoluto e del futuro incerto ed è l’amore, continuo e permanente, che racchiude una molteplicità di emozioni. Bellissimi gli haiku, perfettamente conformi alla percezione legata alla natura, anch’essi simboleggiano la fragilità e la transitorietà delle cose, a sottolineare la bellezza triste che si avverte con il trascorrere degli anni.

Una poetica che, con compassione e coraggio, accetta il divenire come forma della vita stessa e dove l’amore, così come la luna, cresce, decresce e scompare per apparire di nuovo, in quanto luce universale, la sua morte non è mai definitiva. «[…] non vedrà mai nero chi ha sempre amato». Le liriche in prevalenza sono composte da endecasillabi e rime alternate, con un lessico a tratti più prezioso e ricercato, in aderenza perfetta dell’immagine alla parola.

Gabriella Cinti

Song of Origins

Vita 

Gabriella Cinti, italianista, grecista, poeta, saggista, critica letteraria. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie e tre saggi critici e ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi nazionali e internazionali.

La raccolta “Prima“, ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, il primo posto al Premio Letterario Internazionale, Città del Galateo – X Edizione, 2023 e il Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 – Città di Sirolo XIX edizione, Categoria Letteratura Italiana Antica e Moderna – Sezione Poesia. Tradotta, oltre che in inglese, in croato, polacco, rumeno, greco moderno.

Opera

Song of Origins esce per Idea Press di New York nel luglio 2023, ed  è una raccolta bilingue di testi tratti dal libro Prima (Puntoacapo Editrice, 2022) , con la traduzione inglese di Brenda Porster. L’opera, che raffigura in copertina il dipinto dell’artista Christian Cremona, rappresenta un condensato del viaggio dell’autrice verso l’origine e verso l’universalità del mistero della vita indagata nel suo orizzonte primordiale e preumano. Tutte le realtà si connettono in una visione superiore e universale, un movimento ascensionale lega tempo ed eterno, materia e forma, finito e infinito.

Franco Duranti 

La fermata al Caffè Centrale

Vita

Franco Duranti è nato e vive a Jesi. Ha lavorato nel mondo della grafica e in quello della fotografia industriale. La sua prima opera, Fantastici quegli anni – storie di tanti capelli fa (ediz. Gei – 2012) è risultata poi finalista al concorso nazionale Giovane Holden 2016 di Viareggio. Nello stesso anno è uscito il suo secondo lavoro Compagno di vita (ediz. Gei).

Sue poesie e alcuni suoi racconti sono presenti in varie antologie. Ha ricevuto diplomi d’onore e menzioni di merito in vari concorsi letterari. Nel 2019 ha pubblicato il racconto breve Ranuncolo Rosso, da cui è stata tratta una pièce teatrale in un atto unico. Sempre nel 2019 è uscito nelle librerie il romanzo La moglie di mio padre (Seri editore – Macerata). Nel 2020 si è classificato al secondo posto al concorso nazionale Percorsi Letterari di La Spezia con il racconto I giorni della merla. È socio fondatore dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi e fa parte del gruppo letterario Club Autori Jesini.

Opera

La fermata al Caffè Centrale

Il romanzo può definirsi di formazione ed è rivolto sia ad un pubblico adulto che giovanile, le vicende narrate si svolgono nel 1960 e sono concentrate negli ultimi due mesi, prima del Natale. In un rigido pomeriggio di novembre il giovane Fausto è catapultato senza il suo volere in un piccolo paese marchigiano (Montemarciano) situato sul cucuzzolo di una collina a due passi dal mare: lì vivono i suoi parenti che si occuperanno di lui. Qui farà nuove amicizie e nuove esperienze che, in parte, lo aiuteranno a superare il difficile momento che sta vivendo.

La mamma di Fausto, infatti, ha gravi problemi di salute e il suo ricovero improvviso crea uno scollamento all’interno della sua famiglia. Per quest, è costretto a lasciare la sua casa di città (Jesi), la sua scuola e gli amici. Ad attenderlo in paese, alla fermata della corriera, c’è la bella zia Flora (nubile) che vive con la nonna di Fausto. È lei che si prenderà cura del nipote, l’unica della famiglia che si rende disponibile anche se non ha dimestichezza con i ragazzini.

Anche Dolce è lì ad attenderlo: ha saputo dal maestro Ruspanti (accanito fumatore) che il nuovo arrivato sarebbe entrato nella sua classe. Tra i due ragazzini si instaura subito un rapporto di empatia. E, nel breve periodo della sua permanenza, vivranno nuove esperienze ed emozioni forti che provocheranno in loro interrogativi e turbamenti interiori.

Inizio del romanzo

I due vecchi amici si ritrovano dopo oltre cinquant’anni al funerale della vecchia zia Flora quasi centenaria. A malapena riescono a riconoscersi; il tempo è stato inesorabile ed ha trasformato tutto, anche loro sono cambiati. Rivivono quei due mesi del loro breve ma intenso rapporto, in una trattoria di campagna davanti a un bicchiere di rosso Lacrima. In quella stessa campagna, dove oltre mezzo secolo prima loro avevano scorrazzato. E allora i ricordi cominciano a srotolarsi e da qui inizia la storia.

Quando Fausto arriva in paese si sente solo e frastornato in un luogo non suo. Cerca di aggrapparsi ai ricordi che gli fa rivivere Osvaldo, il farmacista, e amico di suo padre che lo conducono alla loro giovinezza.  Ogni giorno che passa continua a vivere esperienze forti; la scoperta del sesso è una di queste. Gli amici più grandi gli faranno conoscere le sue contraddizioni e proveranno a farlo uscire dalla fanciullezza prima del tempo. 

Tutte le sere, prima di addormentarsi, nel buio della sua stanzetta – “cella” la chiama, come quella di un carcerato – si raccomanda e prega quel Dio misericordioso che dovrebbe ascoltare tutti. Ma con Lui, prima di addormentarsi, avrà solo uno sterile monologo.  Con il cugino Renato, egoista e super viziato, non riesce mai a entrare in sintonia. Mentre con la bionda cugina, di quindici anni, troppo presa dalla sua avvenenza, Fausto per lei è trasparente.  

Passano i giorni e in paese fa nuove amicizie ed esperienze. Si avvicina il Natale ma Fausto non ha ancora notizie sulla salute della madre e i parenti gli tacciono la verità. Il paese finalmente comincia colorarsi e le vetrine dei pochi negozi timidamente cominciano ad assumere un lieve tocco di festa. Sono giorni di preparativi e di attesa. Il presepe quest’anno purtroppo Fausto non lo farà, ma la zia Flora per accontentarlo gli sistemerà la statuina di Gesù Bambino sopra la radio sempre accesa e con il volume al massimo.

La mattina di Natale, la radio trasmette le canzoni natalizie; Fausto al risveglio, troverà a casa della zia Flora il padre, la sorella per gli auguri e una donna che vagamente somiglia alla madre che lui conosceva. Fa fatica a riconoscerla: non sembra la madre che lui ricordava, è ingrassata e ha lo sguardo fisso e perso nel vuoto. C’è gelo in cucina nonostante il focolare acceso. Il padre gli porge il regalo: quella pistola Colt Susanna che aveva tanto desiderato. Ma per Fausto non sarà un Buon Natale, di quella avrebbe potuto anche farne a meno. 

Stefano Vignaroli 

Marchigiani per sempre

Vita

Stefano Vignaroli, classe 1959, è medico veterinario e scrittore jesino. Ha curato diverse antologie poetiche e letterarie e pubblicato alcuni romanzi di genere thriller e storici. Ama ambientare le trame dei suoi racconti e romanzi nella sua città natale, Jesi, e nei suoi dintorni, prendendo anche spunto da elementi architettonici e da episodi realmente avvenuti nella storia locale. È noto ai lettori jesini per i suoi romanzi storici ambientati nella Jesi Rinascimentale e per i thriller che hanno come protagonista una simpatica e brillante Commissaria jesina.

Opera 

L’antologia “Marchigiani per sempre” è un volumetto uscito nel settembre 2023, che raccoglie diciassette racconti brevi di altrettanti autori marchigiani e rigorosamente ambientati nella nostra regione. Con la prefazione di Giancarlo Trapanese e la postfazione di Vittorio Graziosi, ha visto la pubblicazione grazie al marchio editoriale Edizioni della Sera di Roma, che l’ha inserita nella sua collana antologica dedicata alle regioni d’Italia. 

Vari autori hanno presentato il proprio modo di essere marchigiani, di vivere in questa variegata regione, con racconti che affrontano i temi più vari, da quello d’amore, alla vita ambientata in piccoli borghi, dal gusto per la cucina locale a temi scottanti quali terremoti e alluvioni, che anche in tempi recenti hanno afflitto i nostri territori. Non mancano racconti storici, ambientati nelle Marche del passato e una poesia, che in poche parole descrive l’infinita bellezza della nostra regione. Un volume, in definitiva, in cui parole e immagini si mescolano per indicare al lettore un ideale percorso letterario e inedito grazie al quale visitare le Marche.

Il volume può essere acquistato nelle librerie del circuito Mondadori e nelle librerie indipendenti, oppure on-line dal sito della casa editrice.

Luigi Ramini

Scacco al Re

Vita

Luigi Ramini 1971 autore assolutamente poliedrico, appassionato di teatro, musica, storia moderna e cultura in generale, da anni segue la storia millenaria relativa al gioco degli scacchi, organizzando conferenze e progetti collegati al nobil gioco: ha il titolo di istruttore diplomato di scacchi. Quest’ultimo lavoro – Gruppo editoriale Raffaello – è un vero e proprio corso di scacchi sotto forma di romanzo, per ragazzini

Opera

Alice, Mattia, Ross e il loro abilissimo amico-istruttore Jacopo vi guideranno alla scoperta degli scacchi, un gioco appassionante e istruttivo, che sviluppa le capacità logiche e di concentrazione, stimolando anche la creatività e a la fantasia. Di pagina in pagina imparerete le regole, i segreti e le strategie del “mondo” degli scacchi, conoscerete le incredibili storie di vita di grandi campioni del passato e sarete presto in grado di affrontare sulla scacchiera “battaglie” sempre nuove. 

Sergio Cardinali

Storie da Ragazzi 3

VIta 

Sergio Cardinali è nato a Jesi dove attualmente vive. Musicista, docente di educazione musicale presso la scuola secondaria di primo grado “G. Leopardi” e insegnante di musica e scrittura creativa presso la Scuola Musicale “G. B. Pergolesi” di Jesi. Ha scritto diversi testi teatrali. L’Orchestra… aspettando il terzo segnale, Lettera a Pergolesi, Rosso coraggio, La fabbrica dei Mondi, Il gelato di nuvole, La guerra di Remo (tratto dal romanzo Io sto bene, spero anche di te), Finis laus Deo (dall’omonimo romanzo).

Ha pubblicato i romanzi: Fiori primaverili, Le ragazze entrano gratis, Non aveva la faccia, Il bambino che seppelliva chitarre, Un regalo utile, Il viaggio che vorrei, Il regalo, Io sto bene spero anche di te, Finis laus Deo. Si è dedicato alla narrativa per bambini con i romanzi seriali: Alice, il castello noioso; Alice, il pianeta ghiacciato e Alice, il gelato di nuvole. Ha curato le antologie Storie da ragazziStorie da ragazzi 2Storie da ragazzi 3 e La notte delle storie cadenti: racconti ideati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Carlo Urbani” di Jesi. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi letterari nazionali. Nel 2024 uscirà il suo prossimo romanzo.

Opera

La bellezza salverà il Mondo? Chi inventa storie appaga il nostro desiderio, il “de-sidus”, cancella il rammarico per la mancanza di stelle. Le parole cadenti ci fortificano, e a volte… ma solo a volte, ci aiutano a realizzare i nostri umani desideri.Continua allora la nostra esperienza con il laboratorio di Scrittura Creativa Parole Sonore e relativa antologia di fine corso.

Trenta ore dedicate a confezionare tessuti di sillabe e parole; dieci incontri pomeridiani che hanno visto protagonisti alunni fra gli undici e i tredici anni, ognuno con la determinazione di “rubare” i piccoli frammenti della propria e altrui vita, per poi ricavarne racconti accattivanti. Ciascuno ad assorbire le sollecitazioni del vivere e a trasformarle in seducenti vicende.

Ne sono usciti dodici racconti con relative illustrazioni e con la “pazza” pretesa di essere letti e perché no, anche giudicati e magari ammirati. Con quel pizzico di egocentrismo che ci suggerisce di metterci in vetrina e attendere il visitatore di turno. Dodici partecipanti che hanno elaborato altrettanti racconti dedicati ai diversi generi narrativi. Trame sincere scaturite dalla voglia di raccontare e di lasciare un pizzico di meraviglia negli occhi dei lettori.

Storie probabili e improbabili, a volte sentimentali e poetiche e in altri casi avvincenti e paurose. Mi piace pensare che questa terza antologia di racconti sia solo uno dei tanti futuri capitoli di un infinito romanzo seriale, un testimone plasmato dalle parole e che sarà trasmesso alle nuove e creative generazioni di studenti, rimanendo ancora una volta con i piedi ben saldi nella nostra esistenza! Perché, in fondo, continuano a essere solo… Storie da Ragazzi. Le Mezzelane Editore.

Giancarlo Esposto

Dal taccuino di un cronista e Anagramma di Donne

Vita 

Giancarlo Esposto è nato a Jesi nel 1961. Iscritto all’albo dei giornalisti dal 1985, ha svolto prevalentemente attività di giornalismo sportivo, pubblicando alcuni libri di sport, tra cui “Una squadra chiamata Aurora”, “Parola di giornalista”, “Parola di giornalista 2”. Ha all’attivo una lunga serie di collaborazioni con giornali su carta e online, emittenti radio e televisive. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’oro per i venticinque anni di iscrizione all’ordine dei Giornalisti, nel 2020 ha ricevuto un riconoscimento nel “Premio giornalistico nazionale Giuseppe Luconi”.

Scrittore anche nel genere narrativa, ha all’attivo cinque opere, “Io e Francesco”, “Libero e il mare”, “Sette piccole storie”, “Il Fado perduto”, “Anagramma di donne”. Nell’anno in corso ha inoltre pubblicato “Dal taccuino di un cronista”.

Opera

Novembre 2023 – Le Mezzelane Casa Editrice. Questo lavoro raccoglie ricordi di oltre trent’anni di attività giornalistica, vissuta costantemente a bordo campo e nelle sale stampa, macinando parecchi chilometri tra strade e autostrade, dalla serie A, alla serie… Z., un’avventura iniziata ufficialmente nel maggio del 1985. Con occhio attento l’autore riesce a non essere solo cronista, andando oltre, trovando il modo di raccontare ciò che spesso le pagine di un giornale e le radiocronache non erano riuscite a riportare. Tutto ciò per chi ha scelto il giornalismo sportivo, irrimediabilmente legato, nel bene e nel male, agli umori degli sportivi, perché, si sa, lo sport e in maniera particolare il calcio, muovono grandi passioni. 

Anagramma di donne

Ottobre 2023, Edizioni Ensemble. L’autore ha definito il romanzo “una storia d’amore”, ma non una semplice storia d’amore, perché se è vero che le due protagoniste, Samira, che proviene da una città all’interno della Turchia e Marisa, affermata manager nel campo della moda, si conoscono fortuitamente per poi innamorarsi, profondamente, in questo romanzo c’è dell’altro: la storia vive nella contrapposizione di due mondi opposti, nella concezione della figura della donna e del suo ruolo nella famiglia e nella società.

Soprattutto Samira, che vive una condizione di inferiorità nei confronti degli uomini della sua famiglia, al punto che viene “venduta” senza spiegazioni a un gruppo di terroristi per una missione senza ritorno: compiere un attentato ai danni di un loro ministro, atteso a Parigi, per un summit, proprio contro il terrorismo internazionale.

Non è da meno nemmeno Marisa, anche lei alle prese con rapporti problematici con gli uomini, per arrivare ai gradini più alti della sua carriera si è dovuta adattare a mille compromessi. Insomma, Marisa e Samira, due facce di una stessa medaglia, due destini che si intrecciano per dare una svolta alle loro vite e due nomi che, strano a dirsi, sono l’anagramma l’uno dell’altro.

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