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Maiolati S. Rifiuti stradali: l’impianto non si farà alla “Cornacchia”

L’assemblea Ata ha optato per Montemarciano, con il voto contrario di Tiziano Consoli, mettendo il punto a una querelle che ha coinvolto diversi Comuni della Vallesina

impianto spazzamento maiolati montemarciano

Maiolati Spontini – L’impianto per il trattamento dei rifiuti derivanti da spazzamento stradale si realizzerà a Montemarciano, in località Gabella.

Così ha deciso l’assemblea provinciale Ata, con il solo voto contrario del Sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, chiudendo fattualmente il primo capitolo di una querelle che si è protratta negli anni e che ha visto coinvolti in modo diretto diversi Comuni della Vallesina.

Nel 2019 fu il Comune di Monte Roberto ad avanzare ufficialmente la propria disponibilità a ospitare l’impianto, ma le proteste dei cittadini costrinsero l’allora sindaco Gabriele Giampaoletti a un repentino dietrofront, nel pieno della campagna elettorale amministrativa.

Di seguito la candidatura giunse da Castelplanio, che aveva individuato nella zona industriale di via del Commercio la sede idonea per l’impianto. Anche in questo caso, la costituzione di un apposito comitato guidato da Emanuela Merli provocò un nulla di fatto.

Pur senza proclami, anche Maiolati Spontini aveva presentato la propria candidatura, senza mai ritirarla, avendo a disposizione l’area Cornacchia, adibita a discarica fino alla chiusura della stessa.

Assolutamente contrario il Comune di Castelbellino, con il sindaco Andrea Cesaroni a minacciare l’emissione di un’ordinanza di divieto di transito dei camion sul proprio territorio di competenza.

A far gola, i proventi seppur non roboanti, dell’attività di recupero dei rifiuti da spazzamento stradale trasformati in inerti per uso edilizio, e l’impatto ambientale limitato dell’impianto.

Le candidature rimaste in piedi fino all’ultimo, resistendo a pressioni civiche e politiche, erano rimaste, dunque, due: Montemarciano e Maiolati Spontini, appunto.

La scelta caduta su Montemarciano, appare prettamente di tipo logistico, in quanto la maggior parte dei rifiuti viene prodotta e raccolta nella zona costiera.

Da segnalare come, a sorpresa, lo stesso Comune di Montemarciano al momento della votazione abbia deciso di astenersi.

La questione continuerà inevitabilmente a far discutere.

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