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MOIE La Fornace si illumina di blu per l’Unicef

foto biblioteca la Fornace con il comignolo illuminato di blu

Nel 31mo anniversario della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

MOIE, 19 novembre 2020 – L’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini aderisce anche quest’anno alla campagna di sensibilizzazione “Go blue”, lanciata dall’Unicef per celebrare, domani, 20 novembre, il 31esimo anniversario della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, illuminando di blu il comignolo del centro culturale “eFFeMMe23La Fornace di Moie.

 

biblioteca la Fornace

«Abbiamo scelto di illuminare la biblioteca La Fornace – spiega l’assessora alla pubblica istruzione Beatrice Testadiferro – non solo perché è diventata un luogo simbolo e un edificio identitario per la nostra comunità, ma anche e soprattutto per la sua storia. Nel libro “Moie: come eravamo… La storia che ci piace ricordare”, edito nel 2007 dal Comune di Maiolati Spontini e dall’Istituto comprensivo “Carlo Urbani” di Moie, c’è un capitolo dedicato al lavoro minorile con un episodio che ha avuto come scenario proprio La Fornace quando, all’inizio del secolo scorso, ospitava una fabbrica di laterizi».

A ricordarlo è la signora Marisa Zenobi. «Racconta – dice sempre l’assessora Testadiferro – dell’incidente accaduto a suo padre che nel 1908, bambino, a soli undici anni, perse la mano destra mentre lavorava nella fabbrica di mattoni. È per rendere memoria a suo padre Nazzareno che la signora Zenobi, conosciuta a Moie come la ricamatrice Marisella, ha voluto riprodurre La Fornace in un suo lavoro artistico a ricamo donato al Comune di Maiolati Spontini e collocato in biblioteca».

Ricamo de la Fornace di Maiolati

La Fornace nel lavoro di ricamo di Marisa Zenobi

Domani, quindi, il comignolo della biblioteca si colorerà di blu.

Go blue è il titolo di un video realizzato da attori, popstar e blogger di varie parti del mondo insieme ad un gruppo di bambini. Le star invitano i sostenitori dell’Unicef a indossare o rendere blu tutto ciò che li circonda, a simbolico supporto dei diritti dei bambini.

Accendere i riflettori sull’edificio, sede della biblioteca frequentata da cittadini dell’intera Vallesina e anche da tanti bambini, significa sottolineare l’importanza del sapere e della conoscenza per far valere i diritti, compresi quelli dei più piccoli. Per l’Amministrazione è anche un modo per sottolineare come La Fornace, da fabbrica dove erano impiegati anche minori, sia diventata oggi un luogo della cultura, dell’educazione dei più giovani e della socialità.

Un centro dove sono organizzati, anche in questo periodo di chiusura, progetti ed iniziative espressamente dedicati all’infanzia e alla promozione della lettura, come il corso Leggere nell’era digitale”, organizzato dalla biblioteca insieme con l’Istituto comprensivo Carlo Urbani.

Si tratta di un corso nazionale finanziato dalla Regione in collaborazione con l’Aib (Associazione italiana biblioteche) delle Marche rivolto agli insegnanti, dal nido alla scuola media, e ai bibliotecari, in programma dal 4 dicembre al 22 gennaio.

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