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il parere dell’esperto

PSICOLOGIA NELLA RETE DELLE NUOVE SOSTANZE LIBERE O LEGALI

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.

 

Dr Alessandro Stronati, Psicologo-Psicoterapeuta, specializzato in terapia Cognitivo-Comportamentale, esperto nelle tematiche psicologiche dell’infanzia/adolescenza e dell’età adulta

 

 

 

 

NELLA RETE DELLE NUOVE SOSTANZE LIBERE O LEGALI

Quello delle nuove droghe è un fenomeno iniziato agli inizi degli anni 2000, in seguito a delle campagne mediche contro le droghe sintetiche da discoteca.
I cannabinoidi sintetici (le nuove droghe) sono spesso chiamati anche erba sintetica e sono considerati alternative alla marijuana. In realtà si tratta di composti dagli effetti imprevedibili, con un’azione sul cervello molto più potente di quella della normale erba e che, in casi estremi, possono provocare anche la morte.
Ultimamente sono state diffuse nuove sostanze di origine sintetica o naturale, non regolamentari. Esse sono commercializzate attraverso Internet, gli smart e head shops, come se fossero droghe legali. Queste sostanze hanno enorme successo soprattutto tra i giovanissimi, si diffondono rapidamente e sono facilmente reperibili. Inoltre, si rilevano spesso specifici forum o blog dedicati alla discussione sulle varie droghe, dove è possibile ottenere informazioni, consigli, indicazioni e istruzioni per l’uso in maniera rapida e immediata. Se ascoltiamo i nostri ragazzi usare termini quali: Spice, K2, X, Tai high hawaiian haze, Mary joy, Exodus damnation, Ecsess, Devil’s weed, Clockwork orange, Bombay blue extreme, Blue cheese, Black mamba, Annihilation, dobbiamo subito allertarci, potrebbero farne uso.
Si identifica quindi un’ampia serie di sostanze psicoattive di origine sia naturale che sintetica che possono produrre numerosi effetti tra cui il miglioramento temporaneo delle performance cognitive – per esempio la memoria e la capacità di apprendimento – o fisiche.
Il termine smart drugs significa droghe furbe perché si tratta di sostanze che, allo stato attuale, sono vendute liberamente, poiché non rientrano nelle liste stilate dal ministero della Sanità che contengono le sostanze stupefacenti e psicotrope proibite e regolate dal DPR 309/90.
La comparsa delle Nuove Sostanze Psicoattive negli ultimi anni rappresenta un fenomeno di dimensioni sempre più imponenti e che interessa tutto il mondo, Italia compresa, rappresentando un problema emergente a livello internazionale, tanto che le Nazioni Unite, l’International Narcotics Control Board e l’Unione Europea hanno dedicato grande attenzione a quella che presenta una nuova minaccia per la salute pubblica.

I cannabinoidi sintetici sono funzionalmente simili al THC (marijuana), il principio attivo della cannabis, e possono avere effetti allucinogeni, sedativi e depressivi. Si tratta di una serie di composti chimici artificiali che hanno proprietà psicotrope e possono essere nebulizzati, spruzzati sotto forma di gocce finissime, su materiale vegetale usato come eccipiente per poter essere fumati. Altre volte si presentano in forma liquida, adatti per essere inalati per mezzo di sigarette elettroniche o vaporizzatori.
Essi sono venduti abitualmente miscelati con delle sostanze vegetali come foglie essiccate di damiana, melissa, menta, timo o mescolandoli direttamente alle foglie da fumare, in cui sono presenti differenze estreme di concentrazione fra un campione e l’altro.
L’aspetto finale, dunque, è simile all’erba e per questo possono essere fumati insieme al tabacco oppure direttamente con pipe, bong o chilum oppure possono essere aggiunti a cibo o preparati sotto forma di tè.
Esistono dei liquidi per sigaretta elettronica contenenti cannabinoidi, e per questo possono essere anche inalati. Le miscele da fumare sono messe in piccoli pacchetti di alluminio, colorate con delle etichette che descrivono il contenuto come incenso o miscela da fumare e portano l’avvertenza “Non adatto al consumo umano”. Invece, se sono in forma di aromi liquidi sono contenuti in bottigliette di plastica, come avviene per altri prodotti destinati alle sigarette elettroniche.

Si tratta di composti dagli effetti imprevedibili e con un’azione sul cervello molto più potente di quella della normale erba. In alcuni casi i cannabinoidi sintetici, potrebbero diventare anche mortali.
Ad oggi sono pochissimi gli studi scientifici sugli effetti di queste sostanze sul cervello umano, ma è noto che alcune di queste molecole formano con i recettori dei legami più forti di quelli del THC e per questo sono più potenti. Per questa ragione, gli effetti sulla salute sono del tutto imprevedibili.
In ogni caso, gli utilizzatori di cannabinoidi sintetici hanno riferito effetti simili a quella della marijuana come:

umore alterato – euforia – depressione – rilassamento – percezione alterata – manifestazioni psicotiche come pensiero delirante o bizzarro – battito cardiaco accelerato – vomito – comportamento violento e/o autolesivo – paranoia – sfiducia nei confronti degli altri. Possono inoltre provocare danni al fegato, indurre convulsioni e, in casi estremi, provocare morte. I cannabinoidi sintetici danno dipendenza, la presenza dei sintomi appena elencati lo conferma.

La preoccupazione per i danni provocati dal consumo delle smart drug ha portato alcune nazioni europee, come Austria, Germania, Francia, Lussemburgo, Polonia, Svezia e Italia, a vietare o controllare la vendita dei prodotti Spice e loro simili. In data 7 aprile 2010, il Ministro della Salute Italiano ha emanato, d’intesa con il Dipartimento Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un’Ordinanza che prevede il divieto di fabbricazione, importazione, immissione sul mercato e commercio, anche online, dei prodotti denominati Spice.

Purtroppo per ogni molecola ufficialmente regolamentata, altrettante nuove molecole ne emergono e, ovviamente, non ancora proibite per legge, facciamo attenzione e facciamoci aiutare se non sapete come fare per aiutare i vostri ragazzi.

Dr Alessandro Stronati

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