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Cronaca

VALLESINA SCATTA IL FERMO PESCA, I CONSIGLI DI COLDIRETTI: “CONTROLLATE LE ETICHETTE”

VALLESINA, 16 agosto 2016  – Per circa un mese e mezzo dalle nostre tavole sparirà il pesce del Medio Adriatico; scatta infatti oggi (16 agosto) il blocco delle attività di pesca che interesserà circa 200 pescherecci che praticano il sistema di pesca a strascico o volante “dai quali – si legge in una nota di Coldiretti Impresapesca – viene il 65-70% delle produzione ittica regionale. Per 42 giorni gli appassionati di manicaretti, lessi o arrosti a base di pesce potranno correre il rischio “di trovarsi nel piatto prodotto straniero o congelato, a meno che non si tratti di quello fresco Made in Italy proveniente da altre zone dove non è in atto il riposo biologico, dagli allevamenti nazionali o dalla produzione locale dovuta alle barche della piccola pesca che possono ugualmente operare”. Di fronte a questi rischi reali Coldiretti Impresapesca consiglia coloro che si appresteranno ad acquistare pesce fresco di controllare l’etichetta che per legge deve essere posta accanto alle casse con contenuto ittico; tale etichetta deve prevedere l’area di pesca (Gsa). “Le provenienze da preferire – si consiglia nella nota –  sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta)”.

Di fronte a tali numeri e sigle, sarebbe opportuno che l’acquirente intenzionato ad acquistare pesce fresco garantito annoti queste sigle in modo da andare sul sicuro in materia di pesca garantito.

La nota di Coldiretti Impresapesca annuncia l’elaborazione di dati diffusi da Irepa dalla quale emerge che le Marche dispongono attualmente di “800 battelli, per un equipaggio complessivo di 1.700 persone e ricavi nel 2015 per 65 milioni di euro. La top ten delle produzioni è guidata dalle vongole, seguite da: acciughe, naselli, pannocchie, triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici. Discreta anche la produzione di cozze. Quelli che hanno fatturati significanti sono ancora le vongole, davanti a pannocchie, scampi, sogliole, nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana pescatrice”.

(s.b.)

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