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Cronaca

VERTENZA ELICA Dopo l’incontro al Mise posizioni ancora distanti

Elica ribadisce la centralità del piano di ristrutturazione, i sindacati chiedono di ritirarlo per iniziare a trattare

FABRIANO, 3 maggio 2021 – Ancora una volta un nulla di fatto dal confronto tra Elica e Sindacati, questa volta con un vertice avvenuto in videoconferenza alla presenza del viceministro Todde.

Posizioni distanti, con le parti sociali decise nel chiedere ancora una volta il ritiro immediato di un piano che porterà alla riduzione dei volumi produttivi (da 1.400.000 a meno di 400.000), chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi ed il trasferimento di linee produttive in Polonia.

Dalle prime informazioni trapelate a margine dell’incontro (presenti Fim, Fiom e Uilm locali e nazionali e il coordinamento sindacale di azienda) Elica ha ribadito la centralità del piano presentato lo scorso 30 marzo.

Attorno al tavolo anche il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e l’assessore regionale al lavoro Aguzzi.

«Il piano industriale presentato è essenziale per salvaguardare la capacità competitiva di Elica nel futuro e per superare le criticità dell’area Cooking Italia che continua, da anni, a rimanere in perdita. Condivido l’approccio proposto dalla vice Ministro Alessandra Todde per avviare un confronto proficuo tra le parti sui contenuti», ha commentato a caldo Giulio Cocci, ad di Elica.

Una posizione ancora una volta contestata dalle sigle sindacali e, secondo quanto si apprende, la condizione minima per iniziare a dialogare con l’azienda è quella del ritiro del piano e di rimettere al centro del futro di Elica Fabriano, il Fabrianese e tutti quei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro.

Stessa posizione espressa con forza da Ministero e Regione. Per domani previste assemblee a Cerreto d’Esi e Mergo e mercoledì sciopero (già pianificato) a Mergo.

(Redazione)

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