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Cerreto d'Esi

Cerreto d’Esi Electrolux: «Senza politiche industriali a rischio futuro del settore e dei lavoratori»

Fiom, la presa di posizione di Barbara Tibaldi e Alberto Larghi

Cerreto d’Esi – Oggi si è tenuto presso il Mimit un incontro con il gruppo Electrolux sulla situazione e prospettive del gruppo in Italia.

«Un tavolo importante – spiegano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore Elettrodomestico e Alberto Larghi, coordinatore nazionale del Gruppo Electrolux per la Fiom-Cgil nazionale – dove è sicuramente apprezzabile la presenza delle istituzioni e dell’azienda al completo e della delegazione dell’unità di crisi, che vuole essere un tavolo che affronti un ragionamento complessivo sul settore e sul Gruppo Electrolux anche al fine di definire significative politiche industriali di settore».

«Proprio per questo come Fiom riteniamo fondamentale che oggi cominci una discussione in cui ognuno, ogni parte presente al Tavolo, proponga delle soluzioni concrete per garantire occupazione e prospettive industriali per un Gruppo e un settore assolutamente strategici per il nostro Paese».

«Riteniamo necessario che questo tavolo, tenuto oggi alla presenza delle massime istituzioni, prenda l’impegno di volere che Electrolux rimanga per l’Italia un gruppo strategico e per fare ciò è necessario trovare delle soluzioni concrete di politica industriale che puntino a consolidare i volumi produttivi, arrestando il calo e cercando di portarli quanto meno al periodo pre-Covid».

«Nello stesso tempo l’azienda, dovrà fare la sua parte, garantendo che, se ha davvero interesse a rimanere, il prezzo per farlo non può e non deve essere scaricato sui lavoratori, né in termini di esuberi, ulteriori, né in termini di utilizzo eccessivo di ammortizzatori sociali. Senza politiche industriali si scarica solo tutto sui lavoratori e non si garantisce il futuro, non possiamo accettare che tutto ciò accada senza alcuna azione da parte di un Governo che dichiara strategico l’elettrodomestico ma che non passa dalle parole ai fatti, in ballo ci sono posti di lavoro e il futuro per diverse Regioni italiane».

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