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Cronaca

JESI IL CARCIOFO “PRECOCE DI JESI” CONQUISTA IL PALATO DEL PUBBLICO

carciofoJESI, 23 aprile 2016 – Parte col piede giusto la prima edizione di “CarciofiAmo”, la manifestazione organizzata dalla condotta “Slow Food – Castelli di Jesi” in collaborazione con Cjpo e con il sostegno della Fondazione Carisj e della Coop Alleanza 3D, il contributo dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Marche ed il patrocinio del Comune di Jesi; questa mattina (23 aprile), nei locali della Cooperativa Jesina Produttori Ortofrutticoli (Cjpo) sono stati tanti i cittadini che si sono accostati al banco che alcuni soci Slow Food avevano allestito per far conoscere le qualità del carciofo, in particolare quello conosciuto come “precoce di Jesi”. Per molti è stata una sorpresa apprendere che con il carciofo si possono preparare pietanze insolite come i dolci, le confetture o essere inseriti tra gli ingredienti per praline di cioccolato. Tutte queste prelibatezze, oltre alla classica frittata ai carciofi, carciofi fritti o alla marchigiana, sono state prese d’assalto dai visitatori di questo primo spazio riservato al carciofo precoce di Jesi.

Già, perché a questa infiorescenza di una pianta della famiglia delle composite originaria dell’America conosciuta come “carciofo” sono state dedicate due giornate, non solo per promuoverlo (cosa peraltro inutile, visti i consumi), quanto per farlo meglio conoscere, per illustrarne le caratteristiche e le virtù alimentari e non solo, per far capire che il carciofo è anche una risorsa salutistica, oltre che alimentare e per la nostra agricoltura.

Ecco allora che su queste qualità si terrà domani 24 aprile, alle ore 10,00, a Palazzo Bisaccioni, un convegno al quale prenderà parte anche il presidente regionale Slow Food, Ugo Pazzi.

carciofo2Ma ritorniamo a quanto visto alla Cjpo; qui abbiamo incontrato, tra gli altri, Moreno Silvestri, un ex lavoratore dell’industria che, venutosi a trovare senza lavoro (lavorava in una azienda saccarifera) ha pensato bene di rilevare il terreno del padre e dedicarsi all’agricoltura, non senza privarsi di una sorta di specializzazione culinaria seguendo un corso Slow Food. Silvestri ed altri 18 agricoltori di Jesi e dintorni si sono associati specializzandosi nella coltivazione del carciofo precoce di Jesi che poi cedevano alla Cjpo che a sua volta lo distribuiva su tutta la costa marchigiana, da Fano ad Ancona. Grazie a questi agricoltori ed alle sua qualità il carciofo precoce di Jesi ha conquistato un grosso mercato tra gli intenditori di una agricoltura biologica che non fa uso di fertilizzanti chimici.

In un angolo del bancone assaggi facevano bella mostra di sé alcune “Delizie alimentari delle Marche” prodotti da “La bona usanza” di Serra de’ Conti; accanto alla riscoperta “Cicerchia di Serra de’ Conti”, ai Ceci ed al fagiolo Solfino, accanto al Quarantino ed alla Lenticchia. Anche alcune specialità della zona come il “Lonzino di fico” tipico della campagna anconetana, la sapa e l’agretto e, come annunciato in precedenza, vasetti di crema di Carciofi di Jesi e di Cipolla di Cipolla di Suasa.

CarciofiAmo proseguirà fino a domani, sia in piazza, così come nei 30 locali (Bar, gelaterie, ristoranti, trattorie ed osterie) dove si potranno assaporare aperitivi e menù a base di carciofo o assistendo alla conferenza sulla rappresentazione del cibo nell’arte in programma alle 18,30 a Palazzo Pianetti, a cura della prof. Anna Pia Giansanti.

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