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Cronaca

FALCONARA Una tartaruga senza vita e una preoccupante moria di pesci

Loris Calcina della lista civica Cittadini in Comune vuole vederci chiaro, l’Amministrazione risponde che non ci sono nè virus nè batteri

FALCONARA, 18 novembre 2020 – «La domanda che faccio è questa: escluse le ragioni batteriche, virali e gli avvelenamenti chimici, sono state indagate altre possibili cause della imponente moria di pesci e di tartarughe che si verifica in questo periodo a Falconara?».

È la domanda che Loris Calcina, consigliere comunale della lista civica di centro sinistra “Cittadini in Comune, rivolge all’Amministrazione comunale. Anche oggi, infatti, sulla spiaggia falconarese è stata rinvenuta morta una tartaruga della specie Caretta Caretta e il ritrovamento è stato immediatamente segnalato alla Capitaneria di Porto che ha provveduto ai rilievi del caso.

Nell’ultimo periodo la moria di pesci di diverse specie è divenuta particolarmente preoccupante tanto che Loris Calcina aveva presentato un’interrogazione al Sindaco ed all’Amministrazione comunale.

«Ci interessava sapere – afferma Calcina – se l’Amministrazione comunale si è interessata presso la Capitaneria di Porto di Ancona riguardo all’esito dei sopralluoghi effettuati, quali sono gli esiti comunicati dalla Capitaneria di Porto e se sono stati prelevati esemplari dei pesci morti al fine di farli analizzare e quali sono stati gli esiti delle eventuali analisi svolte sui pesci».

Il 9 novembre l’Istituto Zooprofilattico di Marche e Umbria, cui l’Asur aveva consegnato alcuni esemplari di pesci morti prelevati, aveva stabilito che non ci sono virusavvelenamenti alla base della moria di cefali e di altre specie rinvenute sulla spiaggia e nelle acque del mare falconarese.

«L’esito delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico – aveva annunciato l’Amministrazione comunale – esclude malattie, così come la presenza di sostanze nocive, che avrebbero comportato la morte anche di altre specie. Hanno infatti dato esito negativo sia l’esame batteriologico, sia la procedura per l’identificazione molecolare di virus».

Il problema, però, rimane anzi, secondo Calcina si è nuovamente evidenziato.

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«Nella zona di Rimini nei mesi di agosto e settembre scorsi – afferma il consigliere – si era evidenziata una moria di pesci che sembrava attribuibile a una bassa concentrazione di ossigeno nell’acqua ma è una ipotesi che può essere esclusa per la moria che avviene nelle nostre acque visto che le quantità di ossigeno disciolto nell’acqua possono generarsi in mesi precedenti mentre in novembre e in autunno in generale la concentrazione dell’ossigeno in acqua aumenta, almeno secondo i dati forniti dal servizio Difesa del Mare del Ministero dell’Ambiente».

Loris Calcina chiede ancora spiegazioni. «Se non è colpa di batteri e virus questa preoccupante moria di pesci – chiede il consigliere comunale – quali altre ipotesi si possono fare? Quali sono gli interventi messi in atto dall’Amministrazione comunale per un problema sentito dalla cittadinanza e che riguarda l’ambiente dove viviamo?».

Gianluca Fenucci

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