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CNA “Piuttosto divento un Chihuahua!”, no all’abusivismo
22 Marzo 2021
Partita la campagna social rivolta ai clienti del settore benessere, per sensibilizzare alla tutela della propria salute e al rispetto di chi lavora nella legalità
ANCONA, 22 marzo 2021 – È partita la particolare campagna social ideata da Cna Ancona per sensibilizzare le persone a non cedere alla tentazione dell’abusivismo. Una campagna che fa dell’ironia il centro del suo messaggio ma che vuole accendere un altro riflettore su un problema serissimo e urgente: la scarsa considerazione del Governo verso un settore professionale attento e scrupoloso.
«È diventata intollerabile la totale disattenzione del Governo nei confronti delle imprese di acconciatura ed estetica – spiega Fausto Bianchelli, responsabile Cna Benessere di Ancona -. Sono infatti incomprensibili le disposizioni contenute nel Dpcm del 2 marzo, relativamente alle zone rosse, che hanno confermato la chiusura dei centri estetici e addirittura revocato l’autorizzazione all’apertura dei saloni di acconciatura, concessa dagli ultimi decreti».
Oramai è chiaro a chiunque abbia frequentato negli ultimi mesi un parrucchiere o un centro estetico, sostiene la Cna, che il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio. Tali imprese garantiscono, infatti, la massima sicurezza anche per le modalità di svolgimento dell’attività: lavorando su appuntamento, non generano assembramenti.
«La chiusura delle attività legali sta provocando il dilagare dell’abusivismo. Con la rischiosa conseguenza che, proprio a causa degli abusivi che operano indisturbati, senza rispettare alcun tipo di protocollo o misura di sicurezza, il virus possa diffondersi largamente e con rapidità».
Nel frattempo le imprese regolari stanno facendo i conti con una drammatica situazione finanziaria. «Imporre la chiusura delle attività – conclude Bianchelli – rappresenta una condanna a morte per l’intero settore. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto e la disperazione potrebbe scivolare lungo una china pericolosa».
«Chiediamo, pertanto, al Governo segnali immediati di attenzione, modificando le modalità per ottenere i contributi a fondo perduto e permettendo ad acconciatori ed estetiste di riprendere la propria attività anche in zona rossa». Ecco il perché della campagna social. Sensibilizzare le persone a boicottare prestazioni abusive. Per tutelare la propria salute e rispettare chi lavora nella legalità.
Al grido “Piuttosto divento un Chihuahua!“, la campagna si caratterizza per l’hashtag #IOaspettolamiaPARRUCCHIERA e #IOapettolamiaESTETISTA. È rivolta in particolar modo alle clienti e ai clienti del settore benessere che con un pizzico di autoironia possono lanciare un messaggio importantissimo: fidelizzazione al proprio centro e lotta all’abusivismo.
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