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Cronaca

JESI INCONTRI DI ORIENTAMENTO AL CUPPARI: “CLASSI ROVESCIATE” E LE INNOVATIVE AULE DISCIPLINARI

JESI, 13 dicembre 2016 – Dopo il successo delle prime due giornate (spazi gremiti in ogni ordine di posto ed entusiasmo palpabile tra i ragazzi e le famiglie) continuano al Cuppari  gli incontri di orientamento dedicati ai futuri iscritti nei due indirizzi Tecnologico ed Economico. Il prossimo appuntamento è in programma domenica 18 dicembre, dalle ore 15.00 alle 18.00 nell’istituto di via Ugo La Malfa.

Sarà per i ragazzi l’occasione di frequentare laboratori e simulare lezioni nelle innovative aule disciplinari che da quest’anno contraddistinguono l’organizzazione della scuola.

Negli ultimi anni, infatti, il Cuppari, già dotato di numerosi laboratori, ha progressivamente introdotto avanzate tecnologie, nuovi arredi e infrastrutture digitali, ottenute anche grazie al Piano Nazionale Scuola Digitale.

Riallestire l’Istituto ha consentito un ripensamento profondo degli spazi, della didattica e l’uso della tecnologia presente. Il Cuppari vive oggi una profonda innovazione nella proposta formativa poiché ha saputo introdurre significative novità come l’introduzione di moduli orari per lo studio individualizzato, allestimento di nuovi spazi e ambienti architettonici aumentati dalla tecnologia che vengono utilizzati tanto dagli studenti dei corsi diurni, quanto dagli adulti che frequentano il nuovo corso turistico e informatico serale. La didattica della classe rovesciata ha trovato spazio e dinamismo in spazi sempre nuovi, modulari e multifunzionali. Gli studenti si muovono, si spostano di spazio disciplinare in spazio disciplinare: al secondo piano per seguire la lezione di matematica e le altre materie dell’ambito scientifico, al primo piano nel laboratorio linguistico per la lezione di spagnolo e di contabilità per le app di economia aziendale, l’approfondimento storico nell’aula multimediale accanto allo spazio dedicato a chi necessita recuperare la precedente lezione di letteratura.

Il progetto didattico è centrato sull’attivazione dell’apprendimento grazie all’uso di ambienti disciplinari polifunzionali, progettati per una didattica maggiormente individualizzata e ribaltata. L’uso delle nuove tecnologie (banda larga, hot spot wireless, ambienti virtuali per la gestione della didattica, tablet/notebook per studenti e professori, schermi touch e servizi digitali vari), ha profondamente mutato l’assetto della scuola, così come il superamento del binomio classe-aula. Si parte dal principio che una sola aula, sempre la stessa, è troppo grande per essere uno spazio utile al piccolo gruppo di lavoro,  troppo piccola per essere un Auditorium, poco attrezzata per essere un laboratorio, troppo formale per un apprendimento easy con dispositivi mobili, per nulla funzionale ai diversi contenuti disciplinari, limitata spesso a qualche carta geografica o al calendario appeso alla parete.

La rete e le tecnologie hanno stimolato a progettare una scuola in grado di tener conto della vita sociale degli studenti a scuola, rispondendo al bisogno reale e non virtuale di incontro, di nuovi ritmi e stili di vita dei ragazzi e di un nuovo apprendimento basato sullo scambio, l’interazione, l’esperienza contaminante non circoscrivibile all’interno dell’aula.

L’introduzione delle Aule disciplinari consegna valore alla socialità e all’interattività dei soggetti coinvolti nei processi formativi e dei contesti educativi: una intuizione che, negli ultimi due decenni, ha avuto una sempre più ampia applicazione nel nord Europa.
Con le aule disciplinari, i moduli orari individualizzati e l’introduzione delle tecnologie digitali, il Cuppari è già in viaggio nella scuola di domani e riduce il gap con gli standard europei di scuola innovativa.

Chi vede e frequenta il Cuppari oggi trova una scuola viva, dinamica, che ha tanta voglia di crescere per offrire ai propri iscritti una dimensione sempre nuova e attuale. Un istituto al passo con i tempi, propulsore di iniziative che guardano anche al mondo di fuori, alla società, al quotidiano. Un esempio è il pranzo di fine anno tra docenti e corpo Ata, il prossimo 20 dicembre, il cui ricavato sarà devoluto ad un’azienda marchigiana colpita al cuore dal sisma.

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