Cronaca
Jesi Ucraina, arrivati gli aiuti umanitari della San Vincenzo de’ Paoli (video)
27 Aprile 2022
Si tratta di 14 quintali di merci alimentari e di prodotti farmaceutici recapitati a Sambir attraverso un corridoio umanitario
Jesi, 27 aprile 2022 – Sambir è una città ucraina di 35.000 abitanti circa ai confini con la frontiera polacca che nelle ultime settimane è diventata un importante punto di raccolta dei profughi che dalle varie località vi convergono con la speranza di poter rientrare a breve nelle loro case senza dover emigrare in altri paesi europei.
È in questa località che gli aiuti umanitari, 14 quintali di merci alimentari e di prodotti farmaceutici raccolti come Conferenze della San Vincenzo de’ Paoli di Jesi, sono arrivati venerdì 15 dopo un lungo viaggio di oltre 2.000 km, passando dalla frontiera polacca a Sambir attraverso un corridoio umanitario.
Un ringraziamento di vero cuore da parte della San Vincenzo a tutte le associazioni che hanno collaborato, tra cui i gruppi jesini dell’Agesci Marche, l’Associazione Avulss Jesi odv, il Rotaract Jesi, l’Associazione ImpAct, l’Azione Cattolica di Jesi, l’Aido Jesi “Gruppo Walter Bendia” e il santuario delle Grazie, i gruppi sportivi e le società che hanno aderito all’appello nonché i privati cittadini che, numerosissimi, attraverso i carrelli solidali posti nei supermercati e presso la sede hanno contribuito in modo determinante alla buona riuscita dell’iniziativa.
Restano attivi i tre carrelli solidali presso i supermercati – Sì con Te di via Fausto Coppi e di via Paladini e il Conad di via don Rettaroli. Quanto raccolto viene utilizzato per tre nuclei familiari – 18 persone di cui 10 minori – che vengono assistiti.
Resta l’impegno della San Vincenzo per l’Ucraina con la possibilità di effettuare donazioni su:
- Conto corrente bancario presso Banca Prossima IBAN: IT76I0306909606100000018852
- Conto corrente postale nr 14798367 Iban: IT94F0760111800000014798367 Intestazione: Fed. Naz. Soc. di San Vincenzo de’ Paoli ODV Causale: Emergenza UCRAINA
(foto in primo piano, il furgone caricato a Jesi)
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