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Cronaca

Jesi Ballottaggio, la parola agli sfidanti Fiordelmondo e Marasca (video)

Il primo turno ha assegnato al candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra il 45,6% mentre a quello delle Liste civiche il 36,42: il 26 giugno si ritorna a votare

Jesi, 14 giugno 2022 – Palla al centro e si ricomincia.

Ballottaggio per decidere chi tra i due contendenti che hanno ottenuto il maggior numero di voti sarà il prossimo Sindaco di Jesi.

Sorride, al momento, Lorenzo Fiordelmondo, coalizione di centrosinistra che, forte del suo 45,6%, si piazza in posizione autorevole per poter aspirare a cogliere il frutto per il quale si è battuto in campagna elettorale.

Ma dovrà fare i conti con Matteo Marasca, Liste civiche – maggioranza uscente – che attestandosi al 36,42% è tutt’altro che incline a mollare. Anzi…

Certo, la forchetta che li divide non è poca cosa ma per dire che i giochi siano fatti bisognerà tener conto di tanti fattori, ancora.

In primis far ritornare alle urne chi ha già espresso il voto insieme a chi, e non è roba da poco, al primo turno non si è fatto vedere.

E, poi, attirare dalla loro parte quanti hanno votato per gli altri candidati ormai fuori gioco per la poltrona di primo cittadino ma, ovviamente, non certo per altre. Di apparentamenti, ufficialmente, non si parla ma la politica insegna che quello che non si dice molte volte lo si fa. Al netto delle dichiarazioni ufficiali.

Antonio Grassetti, Fratelli d’Italia, con il suo 11,56% dei consensi sta sulla sponda del fiume e, se vogliamo, un exploit che molto si deve al personaggio, affatto incline a patteggiamenti dell’ultima ora. Per altro mai richiesti da altre parti. Poi c’è Marco Cercaci, Italexit – Popolo della Famiglia, a questo punto con un non trascurabile 4,2%.

Il Pd si attesta al 22,4% risultando il primo partito, seguito dalla lista civica JesiAmo al 16,78%. In doppia cifra anche Jesi in Comune e Fratelli d’Italia (vedi tabella).

Il banco lo tiene il centrosinistra: bisognerà vedere, il 26 giugno, quali carte usciranno dal mazzo.

E a chi andrà il jolly.

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