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Cronaca

JESI VALERIA MORICONI RACCONTATA FRA MUSICA E PAROLE

bendia_moriconi_jesi1JESI, 7 settembre 2015 – “Noi attori amiamo definirci come un branco di seduttori”, “il lavoro dell’attore è come un fiume che scorre sempre nello stesso letto, ma nel suo corso incontra sempre nuove luci che lo rendono ogni volta speciale”. Questi alcuni dei pensieri di Valeria Moriconi circa il mestiere dell’attore. La grande attrice jesina (1931-2005), sia di teatro che di cinema, è stata, ieri sera (domenica 6 settembre) omaggiata dal Xv Festival Pergolesi Spontini nel decimo anno della sua scomparsa con lo spettacolo “Inventare le vite degli altri”, andato in scena al teatro studio “Valeria Moriconi” alle 21.00, al quale seguiva, alle 22.30, la proiezione in piazza Federico II del film biografico “Pergolesi” datato 1932 con la regia di Guido Brignone. Lo spettacolo, su drammaturgia di Gabriele Marchesini, con l’attrice jesina Lucia Bendia accompagnata dalla prima arpa al Maggio Musicale Fiorentino Susanna Bertuccioli, è stato tratto dalla raccolta di interviste, appunti e annotazioni curato da Franco Cecchini. Lucia Bendia ha interpretato magistralmente una Valeria Moriconi, donna e attrice, che rivive in una sorta di diario dal 1957 al 2004: ne viene fuori un carattere schietto e deciso, ma allo stesso tempo romantico e passionale, una personalità che arriva a criticare il teatro degli anni ottanta, accusandolo di vendersi, dichiarando che diventare divi del piccolo schermo sia di gran lunga più facile che affermarsi in un teatro, dicendo che le carriere di questi “pseudo” attori sono alquanto effimere. Valeria Moriconi, attraverso l’intensa voce della Bendia, rimpiange gli sceneggiati e i grandi drammi teatrali che la tivù trasmetteva negli anni sessanta, che facevano toccare con mano agli italiani il mondo del teatro, il vero mondo del teatro, non come ora che “l’unico interesse della televisione malata è quello del massimo ascolto, e per questo trasmette solo giochi a premi”. Nel raccontare la storia della grande attrice, Lucia Bendia è stata accompagnata dalla dolce e delicata voce dell’arpa finemente suonata da Susanna Bertuccioli. Insomma, uno spettacolo assolutamente imperdibile.
(Alessandro Bonvini)

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