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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

LA PROVA COSTUME ME L’HO MAGNATA

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Le strafighe nelle pubblicità: riparliamone. Perché io ci provo a far finta di niente, credetemi. Ma quando passano negli spot ‘ste bambolone spaziali in atteggiamenti da lontre in calore…è più forte di me…mi scatta il fattedante. Io ve lo giuro sui tortellini alla panna di Rosina (sui quali MAI E POI MAI mentirei): i nervi non mi saltano per invidia. Le sorcion-model sono bellissime e Dio le benedica. Ma basta con queste protagoniste della réclame “paranormali”! Pubblicitario, ascoltami: il reggiseno Intimissimi lo vuoi vendere a noi comuni mortali? E allora che cazzo mi metti come testimonial Irina Shayk che di normale non ha neanche un’unghia del piede?? Intanto è fidanzata con Bradley Cooper e già questo basterebbe per ficcarglielo tra le chiappe Gioia-fascia (per inciso: in Gioia-fascia ci infilo sì e no le froge del naso…ma la biancheria la pensate per le donne o per i tubi della grondaia?). Seconda questione: tante volte riuscissi a cacciare le tette nelle tue coppette del nonno, mi scatterebbe inevitabilmente il confronto con Lady Cooper e, secondo te, io me lo compro poi il reggipetto?! Ma al posto della figlia del giaguaro prendi una donna del popolo…sii furbo! Qualcuna in cui possa riconoscermi, una con le manigliette dell’amore e il culo alla zuava che con le tue creazioni mi diventa un bocconcino niente male…allora sì che mi sentirei spronata all’acquisto! E soprattutto: fammi degli spot CREDIBILI, dai, con donne che camminano e lavorano e si muovono NORMALMENTE. Non ‘ste tigri della Malesia dalle pose lascive fintissime e dai continui ammiccamenti alla “se non la do via, mòro”! Che poi, nella vita di tutti i giorni, tu femmina, tutte ‘ste scene fai per darla via? Ma quando mai! Che i maschi pure se gli sputi dalla fessura del burka ti salterebbero addosso! Invece le top-model come pipistrelli impazziti se ne stanno costantemente a testa in giù su ogni letto che incontrano per casa, perfette come un cerchio di Giotto, nessuna ruga d’espressione, non un capello di traverso e coi loro occhi da alieno ti fissano come a dire “La mia non è normale, fa pure le scintille, ma tu vieni a prenderla, se hai il coraggio…”…MA CALA GIÙ DA ‘STO PAJARO, ah fanatica! Ma che vòi? Ma chi te conosce? Ma chi te credi de esse?? bellaTe lo do io il nome di una che ti dà mille giri…una da cui dovresti imparare come si seduce con un solo cenno del capo…una che ti mette in ginocchio con un sorriso perché la sensualità le straborda a pacchi da ogni atomo di cui è composta…una che a guardarla ti viene un solo pensiero in testa: CAZZO, QUANTO SEI FIGA! Susan Sarandon. Questo spettacolo di donna ha sfilato nei giorni scorsi sulla Croisette del Festival di Cannes strizzata in un abito nero con lo spacco fino all’anca, con le sue gambe da 70enne e la sua faccia da 70enne e i suoi capelli rosso fuoco e il suo fare maliardo…e, porca troia, era tutto fascino allo stato puro 100%! Tu la osservi la Sarandona e lo percepisci chiaro e tondo che, nella sua naturale imperfezione, non ha alcun ha bisogno di interventi “esterni” per essere BELLA. È carismatica, è libera, è conturbante. Dopo un secondo che ce l’hai davanti, ti viene voglia di infilarti in una Ford cabrio e rifare con lei Thelma e Louise! Susan Sarandon una di noi. Susan Sarandon una che se je dai Gioia-fascia te ce schiaffeggia. Susan Sarandon una che la prova costume se la magna. Lei nel senso che je fa un grandissimo baffo. Io nel senso che me so’ magnata pure quella. Ma non ti temo, modella di Intimissimi. Quando passa il tuo spot alla tv (https://www.youtube.com/watch?v=7DgwfdZG9Uc) ti fisso negli occhi mentre trangugio i cannelloni con la besciamella e non abbasso lo sguardo. Io non ho bella1paura. È un braccio di ferro virtuale il nostro. Un mezzogiorno di fuoco tra pistolere ad armi pari. Tu ti mordicchi languida le labbra rifatte, io mi pulisco il sugo dalla bocca col tovagliolo. Tu ti tuffi sul bracciolo del sofà con la gambetta risecca per aria, io mi tuffo di testa nel tegame a raschiare la crosticina abbrustolita della pasta attaccata sul fondo (booona). Tu mi assicuri con l’occhio annebbiato di passione “una taglia in più”, io ti prometto con l’occhio offuscato dal Tavernello “una teglia in più”. Tu ti accontenti di una carota a pranzo e una mela a cena (e ti assale pure il senso di colpa). Io solo per merenda mi faccio fuori un filoncino con lonza e pecorino + birra Peroni ghiacciata (e mi sale pure il rutto liberatorio). HO VINTO IO, STRONZA. Perché quando una figa de plastica incontra una figa de Boston, la figa de plastica è una figa morta.

Quando Dio distribuiva l’anoressia, io m’ero già fidanzata col frigo.

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