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Fabriano Azienda agraria: Associazione Fabriano Progressista all’attacco

Nuova presa di posizione di Associazione Fabriano Progressista che contesta l’operato della Giunta Ghergo

Fabriano – La precedente Giunta Santarelli, aveva provveduto inopinatamente alla messa in liquidazione dell’Agricom, al Bando per la vendita e alla assegnazione preliminare alla Fileni S.r.l. a fronte di soli 2 operatori che avevano manifestato l’interesse all’acquisto.

Un po’ di cronistoria: nel febbraio del 2020 l’assemblea dei soci dell’Agricom dà mandato al liquidatore di avviare le procedure per la vendita, attraverso un Bando di gara ad evidenza pubblica. In data 23 luglio 2021 la Società Agricom riceve una proposta irrevocabile di acquisto e questa “viene assunta come base del prezzo dell’asta competitiva da indire, con possibilità degli eventuali partecipanti di sottoporre offerte economiche migliorative rispetto al prezzo della proposta citata”. Il Comune, però, solamente a dicembre del 2022 delibera l’ammontare della perizia per l’affitto dei terreni fissando il canone a 21.300 euro annui, mentre per l’affitto degli immobili a 9.600 euro. La Giunta il 21 marzo 2023 decreta che l’affitto dei terreni è condicio sine qua non per la vendita e il 30 marzo il Bando viene pubblicato con scadenza fissata al 29 aprile.

Come mai, un operatore economico, ha potuto presentare una proposta d’acquisto, anticipando la pubblicazione del Bando di quasi due anni e un’offerta ritenuta congrua da parte del liquidatore per soddisfare i creditori? Quella proposta, avanzata nei modi e nei tempi sospetti, non ha forse condizionato il normale andamento della procedura del Bando? Che qualche gola profonda a conoscenza dei dati dell’azienda ne abbia parlato in sedi non dovute?

La vendita, oltre ai bovini e alle attrezzature, prevedeva anche l’impianto fotovoltaico, realizzato con un mutuo quindicennale ed autofinanziato con la produzione di energia fino al 2024, anno di scadenza. Dal 2025 e per almeno 7/8 anni il fotovoltaico produrrà un utile di circa 40 mila euro annui. Sebbene le perizie abbiano trascurato questo fondamentale aspetto, è possibile affermare che per l’azienda agraria sia dunque avvenuta non una vendita, bensì una svendita.

Nel dettaglio, all’interno del Bando è inoltre indicato che l’affittuario nella conduzione dell’azienda agricola sui terreni e fabbricati concessi in affitto dovrà assumere e rispettare i seguenti ulteriori impegni, riguardanti:

l’allevamento bovino allo stato semibrado e in regime biologico volta anche alla fornitura di carne alle mense scolastiche del comune di Fabriano;

– la disponibilità ad avviare/sostenere progetti riguardanti l’allevamento suinicolo allo stato semibrado con conseguente sostegno a progetti riguardanti l’allevamento dei maiali finalizzati alla produzione del Salame di Fabriano e partecipazione alle attività del Consorzio per la Tutela e produzione del salame di Fabriano;

disponibilità a partecipare al progetto di recupero della razza dell’agnello fabrianese e sua commercializzazione sul territorio;

disponibilità a collaborare con partner scientifici, quali l’Università e Istituto agrario a progetti ritenuti di interesse strategico per l’Amministrazione Comunale e per il territorio quali l’implementazione di un progetto di azienda agricola sostenibile e a supporto della biodiversità;

– riavvio della fattoria didattica allestita all’interno dell’azienda agricola con l’obiettivo di utilizzare la struttura per collaborazioni sia con le scuole di ogni ordine e grado sia con enti specifici del settore sui temi sensibili come “agricoltura biologica, agricoltura sostenibile, produzioni a Km 0, alimentazione consapevole ecc.;

– organizzazione di colonie estive per i bambini.

La ditta Fileni S.r.l. con nota prot. 15716 del 28 aprile 2022, (riteniamo che fosse il contenuto dell’offerta), chiedeva di essere autorizzata al subaffitto della gestione dell’intera azienda. La motivazione di tale richiesta: la “Fileni S.r.l. non era in grado di assolvere a questo compito, perché specializzata in allevamenti di carni avicole”. In ogni caso, ha ugualmente partecipato al bando, forse convinta di poterla spuntare.

La Giunta Ghergo, il 26 luglio successivo, effettuava l’assegnazione definitiva della vendita alla Fileni S.r.l. e i funzionari stipulavano i relativi contratti in data 10 agosto 2022. Per di più, questa Giunta con delibera n. 274 del 15 dicembre 2022, autorizzava anche il subaffitto a favore di quell’operatore economico che si era “avventurato” ad avanzare la proposta di acquisto e che era l’unico “concorrente” di Fileni. Notizie di questi giorni, la Fileni S.r.l. ha venduto l’intera mandria e alcuni mezzi al subaffittuario che essa stessa aveva prescelto. Riteniamo, che il tutto sia avvenuto in violazione delle clausole del Bando e in dispregio delle sue indicazioni. Questa Giunta mai avrebbe dovuto procedere alla assegnazione definitiva dell’azienda e men che meno autorizzare il subaffitto. Di fatto, risultava incomprensibile l’interesse della Fileni S.r.l. (che alleva polli) per i nostri bovini, suini e pecore. Per cui, l’ipotesi sostenuta è che Fileni S.r.l., affidando la gestione della stalla e dei terreni a terzi, è solamente alla ricerca di grandi spazi per insediare nuovi allevamenti avicoli e/o smaltire le grandi quantità di “pollina” prodotta altrove. Per Fileni S.r.l., espandere le proprie attività in luoghi ancora “vergini” da questo punto di vista, è diventata una necessità di fatto. Il concentramento di allevamenti, che si registra nella media e bassa provincia di Ancona, ha già creato qualche problema alle popolazioni. A tal punto che il Consiglio di Stato ha recentemente messo l’ultima parola, alla chiusura definitiva dello stabilimento intensivo di Monte Roberto della Fileni S.r.l.

Complici anche i partiti di questa nuova maggioranza, i quali non hanno minimamente valutato la possibilità di uno stop e rimessa in discussione di quella scelta scellerata.

Del resto, il PD in passato aveva contrastato con decisione l’indirizzo dei cinque stelle e si era battuto per il mantenimento dell’azienda come bene comune, utile alla collettività fabrianese. Mentre, ora non ha mostrato nessun tentennamento nell’autorizzare anche il subaffitto, che guarda caso la Fileni S.r.l., lo ha fatto a favore dell’altro partecipante. I consiglieri comunali, Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani hanno rivolto alla Sindaca più istanze, ma ricevuto risposte assolutamente non convincenti ai quesiti posti.

Associazione Fabriano Progressista

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