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Cronaca

FABRIANO LA SFIDA DEL PALIO, INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ENTE SERGIO SOLARI

La rievocazione storica prenderà il via il prossimo 10 giugno

 

Il Presidente dell’Ente Palio di San Giovanni Sergio Solari

FABRIANO, 15 maggio 2019 – Dopo il velo sollevato sabato, l’edizione numero 25 del Palio di San Giovanni Battista prosegue la marcia di avvicinamento verso l’edizione più importante della sua storia.

Una storia che quest’anno si legherà  a quella della Conference Unesco (10/15 giugno – sito ufficiale della manifestazione) e che unira il passato medievale della rievocazione storica alla vocazione creativa e “futura” di una città che si prepara ad ospitare tutto il mondo.

Un palio che ha tratto spunto dalla storia di Fabriano, dal DNA produttivo, industriale ed artigianale da almeno 8 secoli. Imprenditori e costruttori del proprio futuro declinandolo tra arte e creatività.

Questo il pensiero del Presidente dell’Ente Palio, Sergio Solari.

Il Palio compie 25 anni e si intreccerà per un periodo con la Conference Unesco: quanta pressione e quanta responsabilità?

È stato tutto ponderato con estrema attenzione, questo perché se vogliamo dare una visione internazionale della nostra città e del Palio, l’occasione della Conference Unesco era da non perdere. Non sarebbe stato logico farlo dopo, per di più in una sola settimana. Abbiamo scelto di osare, accordarci con l’Unesco e far incontrare le due manifestazioni. Vogliamo che tutto il mondo ammiri il Palio, le infiorate ed il cuore medievale di Fabriano.

Quindi rapporti intensi di collaborazione con chi ha lavorato all’organizzazione della Conference?

Sì, anche se non è stato certo facile pensare di unire addobbi e clima medievale con lo spirito presente e moderno della Conference, strutture dei padiglioni comprese. Non ci sarà una “purezza” della manifestazione come gli scorsi anni, ma questo è un prezzo da pagare per poter abbracciare il mondo che arriverà a Fabriano con  400 delegati in rappresentanza di 72 paesi e 180 città.

Quindi una città che guarda al suo passato ma che è consapevole del suo presente, puntando al futuro?

Questo è quanto infatti vogliamo esaltare con l’edizione numero 25: una città medievale con la testa proiettata nel futuro. Siamo pronti.

(Saverio Spadavecchia)

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