Segui QdM Notizie

Cronaca

GENGA 46° ANNIVERSARIO DELLE GROTTE DI FRASASSI, DOMENICA LE GUIDE SARANNO GLI SCOPRITORI DEL CAI DI ANCONA

GENGA, 25 settembre 2017 – 46 anni esatti fa i giovanissimi del Cai di Ancona fecero una scoperta unica. Come avvenne? Nel luglio 1971 un gruppo di 7 esploratori viene attratto da una forte corrente d’aria che fuoriesce da una piccola apertura. Dopo aver ampliato la dimensione del passaggio (chiamato in seguito Strettoia del Tarlo) per renderlo praticabile, gli esploratori si inoltrano in una fitta rete di gallerie, cunicoli, pozzi e grotte per una lunghezza di circa 5 km.

Nel giugno 1971, quando Rolando Silvestri e Umberto di Santo , scalando la pendice nord del monte Valmontagnana, scoprirono uno stretto imbocco. Inizialmente gli scopritori si trovarono in questa grande grotta al buio e le attrezzature allora esistenti non permisero loro di scendere fino alla base della cavità sottostante, quindi si stimò l’altezza della grotta lanciando un sasso e misurando il tempo di caduta. Un primo approssimativo calcolo portava all’inaspettata altezza di oltre 100 m. Successivamente gli esploratori si dotarono di attrezzature adeguate e esplorarono l’immenso spazio che venne chiamato “Abisso Ancona” in onore della città degli scopritori. La notizia della scoperta fu diffusa tramite stampa ed è da questo momento che inizia la notorietà al grande pubblico delle Grotte di Frasassi. La scoperta delle grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera di un gruppo speleologico del CAI di Ancona guidato da Giancarlo Cappanera.

Per festeggiare questa ricorrenza chi visiterà le grotte il prossimo 1 ottobre potrà avvalersi di guide d’eccezione: gli speleologi che 46 anni si calarono nella grotta grande del vento  per la prima volta. I ragazzi che a quel tempo furono i protagonisti di un evento che cambiò in maniera definitiva la storia di Genga e delle Marche, racconteranno le emozioni della scoperta del più grande spettacolo geologico del mondo. Le “sensazioni” della prima volta, l’emozione dell’ignoto raccontata da un gruppo di amanti della natura e sopratutto dell’avventura.

Nel pomeriggio saranno anche eseguite delle discesa dall’entrata naturale, ovvero dalla sommita della sala che oggi è conosciuta con il nome “Abisso Ancona”. Una simulazione, per ricordare quell’evento storico.  Spazio anche per le bellezze e le tipicità del territorio, che per volontà dell’ente parco Esino-Frasassi sarannno all’ingresso delle grotte.

News