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Cronaca

Jesi Al portone di casa si arriva attraversando in mezzo al guano

Il disagio sollevato dai residenti di vicolo del Ginnasio ma molto diffuso in tutto il centro storico, l’assessore Tesei: «Stiamo lavorando per risolvere il problema», a breve partirà una campagna di comunicazione

Jesi – Per arrivare al portone di casa si deve passare sopra il guano dei piccioni, è il destino dei residenti di vicolo del Ginnasio, adiacente al Palazzo comunale, ma è anche il destino della maggior parte dei residenti del centro storico perché nei vicoli si sa che il problema della sporcizia e del guano lasciato dai piccioni è una questione annosa della quale nel tempo in molti si sono lamentati.

Vicolo del Ginnasio

In vicolo del Ginnasio sono 8 le famiglie che hanno segnalato il disagio al Comune, ognuno ha esposto la problematica, chiedendo che fosse presa in considerazione una soluzione. Disagio aggravato dal fatto – riferiscono – che si tratta di un luogo proprio a ridosso della residenza municipale e che quindi non può passare inosservato, essendo proprio sotto casa dell’Amministrazione comunale.

«C’è un’ordinanza comunale che prevede che i singoli proprietari del muro in cui il piccione stanzia debbano provvedere alla chiusura dei buchi e all’installazione dei dissuasori – ha spiegato l’assessore all’Ambiente e al Benessere animale, Alessandro Tesei -. E’ un’ordinanza di vecchia data, ma non viene rispettata perché normalmente in centro storico c’è il problema dell’inagibilità di alcuni mezzi che dovrebbero salire per l’installazione».

L’ingresso del vicolo del Ginnasio, adiacente al Comune

«Riguardo a Vicolo del Ginnasio, i piccioni stanziano proprio sulla parete del palazzo comunale, quindi trovare una soluzione è competenza dell’Amministrazione. Abbiamo già richiesto dei preventivi e ci stiamo adoperando per cercare di risolvere il problema in breve tempo».

«Più in generale, per il centro storico, essendo quella del guano una problematica molto diffusa, inizierà una campagna di comunicazione per ricordare ai residenti che devono provvedere a trovare soluzioni per le mura delle loro proprietà, valuteremo anche situazioni di partecipazione comunale laddove ci siano situazioni di difficile accessibilità», ha concluso l’assessore.

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