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JESI AL TEATRO PERGOLESI ‘HIV’ PER PORRE L’ATTENZIONE SU STIGMA E PREVENZIONE

JESI, 8 maggio 2018 – Porte aperte al Teatro Pergolesi per oltre 320 studenti degli Istituti scolastici superiori cittadini che domani potranno assistere ad uno spettacolo che oltre che divertire farà certamente pensare a fondo.

Con inizio alle ore 9,30 sul palco del Massimo teatro cittadino “Si recita l’HIV”, un lavoro teatrale che vuole porre l’attenzione su stigma e prevenzione.

Dopo aver toccato i teatri più importanti di mezza Italia il progetto “HImoVie”, ideato e promosso dall’Associazione Arcobaleno Aids di Torino, con la collaborazione, in questo caso, di Analaids Marche e il contributo non condizionato da Gilead Sciences.

Lo spettacolo e le sue finalità sono state illustrate questo pomeriggio nell’aula consiliare del Comune dall’assessore Luca Butini ( immunologo clinico, Presidente di Anlaids Marche Onlus, promotore di iniziative di educazione sessuale in molte scuole della provincia).

Al suo fianco Marzia Maccarini, del TeatroSequenza di Torino che presenterà lo spettacolo, la Prof. Rosa Ragni del Liceo Classico, il dottor Stefano Patrucco, Andrea Cancellieri in rappresentanza di BOLD/AD e la prof.a Maria Grazia Sabatini del Cuppari.

Ma che cos’è questo “Si recita l’HIV”? E’ un lavoro teatrale “tratto dal racconto di venti ragazzi sieropositivi che nel volume “Vivere la sieropositività” narrano la loro storia e come hanno contratto l’infezione: dalla scoperta ai modi di affrontarla e curarla, per arrivare a sensibilizzare il pubblico rispetto ad una malattia che esiste ancora, continua a colpire troppe persone, può esser prevenuta se si dispone di informazioni corrette”. E a proposito di prevenzione nelle Marche questa operazione dovrebbe essere potenziata; “le Marche – leggiamo in una nota del dottor Butini – nel 2016 sono risultate fra le regioni in cui si è registrato il più alto tasso di segnalazioni di nuovi casi di infezione da HIV ed in molti casi la diagnosi è avvenuta con malattia in fase avanzata, il che significa che quella persona per molto tempo è stata inconsapevolmente in grado di trasmettere il virus. Il dato sulla incidenza maggiore rispetto ad altre regioni non va letto in chiave esclusivamente negativa, in quanto può piuttosto significare che nella nostra regione si ricorre maggiormente al test HIV, con l’intento di arrivare ad una diagnosi più precoce. Per questo – conclude la nota – è importante continuare a proporre iniziative per informare correttamente la popolazione su HIV e Malattie Sessualmente Trasmesse, soprattutto su come fare prevenzione”. E questo spettacolo definito “agrodolce” dalla Maccarini, servirà sicuramente a sensibilizzare i giovani spettatori che domani, se lo vorranno, potranno porre domande agli organizzatori, sia direttamente nella sala del Pergolesi, così come fermandoli dietro le quinte.

s.b.

 

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