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Cronaca

JESI ALLARME SICUREZZA, FURTO IN CASA DEGLI AVVOCATI CARLO E PAOLO MOCCHEGIANI: RUBATI GIOIELLI E OGGETTI DI VALORE

L'avvocato Carlo Mocchegiani con il sindaco Massimo Bacci

L’avvocato Carlo Mocchegiani con il sindaco Massimo Bacci

JESI, 21 ottobre 2015 – Escalation di furti in città. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato messo a segno nell’abitazione dei fratelli Carlo e Paolo Mocchegiani, avvocati molto conosciuti in città; un’azione predatoria che ha permesso ai ladri di portarsi via oggetti e gioielli per un valore di circa 10 mila euro. L’episodio è avvenuto nella tarda serata di lunedì scorso ( 19 ottobre) in viale della Vittoria, a poca distanza da viale Cavallotti, dove Carlo e Paolo Mocchegiani hanno lo studio legale e le rispettive abitazioni. Probabilmente da alcuni giorni un basista di circa 50anni teneva sotto controllo le abitazioni per capire meglio quali fossero le abitudini dei residenti e ovviamente anche quelle dello studio legale. Infatti i ladri hanno atteso che fosse calato il silenzio e una volta spente le luci dello studio legale sono entrati in azione. Un’operazione eseguita da individui agili e veloci che in poco tempo hanno fatto razzia nell’ufficio. Ma prima erano saliti nell’appartamento al piano superiore, arrampicandosi lungo le finiture del muro fino a raggiungere il balcone. I coniugi Mocchegiani si erano allontanati da pochi minuti per una cena. Nell’abitazione non hanno trovato nulla, quindi sono scesi nella sede dove hanno arraffato oggetti di valore ma anche i ricordi, come le due medaglie d’oro al valore militare del nonno Armando.
Con in tasca le medaglie d’oro, penne Mont Blanc ed un orologio Omega, i malviventi hanno pensato di far “visita” all’appartamento di Paolo Mocchegian (entrando da una finestra) dove il legale si trovava a quell’ora insieme con la consorte. E proprio Paolo se li è visti di fronte, faccia a faccia, mentre uscivano da una loro stanza in cui erano riusciti a rubare oggetti di valore. Superato il momentaneo choc, l’avvocato li ha inseguiti ma ormai i due malviventi avevano già preso l’uscita dopo aver saltato una recinzione.

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